Tony Ward, Primavera/Estate 2012

Proprio ieri, sorseggiando il mio tè ai frutti rossi che addolcisce i pomeriggi invernali, commentavo, con mia sorella, la collezione Haute Couture P/E 2012 di Tony Ward; presentata ad AltaRomAltaModa 2012, nella cornice di Santo Spirito in Sassia, nella terza giornata di sfilate.

Ne siamo rimaste, decisamente, colpite: colori caldi e golosi su abiti, incredibilmente femminili e sognanti… Soprattutto per quanto riguarda gli abiti da cocktail e da sera. Ci siamo poi chieste chi mai avrebbe avuto l’occasione di indossare quei vestiti incantevoli, perfetti, in effetti, per farsi immortalare dalle luci dei flash sul red carpet. Ho poi saputo quale fosse la fonte di ispirazione dello stilista libanese e ho capito tutto. Si tratta di un’ispirazione che viene da lontano, dall’Oceano Pacifico e dalle Isole Vergini…

Tony Ward, collezione autunno inverno 2011-2012

Lo stilista libanese Tony Ward,per rilanciare l’alta moda ha deciso di trovare nuovi mercati e analizzare altri materiali. Durante la sfilata che si è tenuta a Santo Spirito in Sassia a Roma, per la presentazione della collezione autunno inverno 2011 2012, lo stilista ha detto che:

Basta cullarsi sugli allori, bisogna puntare sui paesi emergenti, come Russia, Cina, India, Brasile, Europa dell’Est, Kazakistan, Azerbaigian, perche’ sono questi i nuovi consumatori dell’alta moda, e dobbiamo andare noi a cercarli a casa loro. L’epoca in cui i clienti andavano a casa degli stilisti e’ finita. Basti pensare che una maison come Dior ha mandato la sua direttrice delle vendite in Kazakistan e manderà là anche la sua collezione, tutto pur di vendere.

Per la collezione, composta da 41 capi ha impiegato oltre 60 materiali differenti, ed alcuni hanno richiesto due o tre anni di lavoro.