Un’emozione. Una sensazione forte. Un’immagine che racconta storie, si impadronisce di lembi di memoria, disegna un’estetica dai precisi valori etici. Al dinamismo di chi si proietta nel futuro aggiunge quel sentimento estremo e coinvolgente che è il romanticismo. La passione che guida i pensieri e la vita.
Così una vaga aria di rivoluzione libera l’uomo di Giorgio Armani Autunno Inverno 2010 2011 dal sospetto di quel processo di mercificazione che ha travolto la moda, costruendo un sorprendente effetto di “futurista romantico”. Dove il rigore di un gusto militare, dalla linea asciutta e accostata al corpo, è contraddetto da dettagli romantici come il basco, gli occhiali da vista, il tocco delle ghette di montone. Un oggetto di garbo ispirato da una magnifica fotografia di Paul Poiret in robusto maglione, giacca attillata e un accenno di ghette che occhieggiano tra il pantalone e la scarpa.