La moda come una forma di internazionalità. Come il piacere di mescolare sensazioni, che diventano colori, e impressioni, che diventano forme. Un gusto giovane, “personalizzato e pensato”, spiega Giorgio Armani, “determinato a scegliere una strada e a farla propria attraverso una sua eleganza naturale”.
E’ il ritratto della generazione individualista, forte dei suoi talenti, che vive un nuovo senso del gruppo, inteso come connessione, rete tra Paesi diversi, lavori, stili. E città: gli immensi organismi urbani come Tokio e New York, declinati per umori e momenti diversi.
PRIMO MOMENTO. Si afferma il nuovo abito di lana light, scattante ed extrafine, nei toni freddi del grigio. Di linea asciutta, con giacca dalle spalle definite, leggermente più lunga e con punto vita appena più basso, i pantaloni con piccole pinces sul davanti e risvolto, molto city ma confortevole. Come la t-shirt di jersey morbido, con un tocco quasi di seta. In alternativa Emporio Armani Uomo Primavera Estate 2010 propone abiti di cotone ben fatti, costruiti, dai rever asciugati sulle giacche leggermente più corte. Trench e parka di lana tecnica, termosaldati, con interni impeccabili come l’esterno.