Shopping compulsivo, alcuni scienziati riescono a “disattivarlo”

 La mania dello shopping compulsivo non é una patologia recente, agli inizi del secolo scorso fu Krapelin il primo a parlare di “oniomania” o “mania di comprare“, per lungo tempo però questa fattispecie di mania non fu molto presa in considerazione  quando  nel 1996, Koran, psichiatra dello Stanford University, tornò a parlare di shopping compulsivo chiamandolo anche “epidemia nascosta”  e catalogando questa mania tra le malattie psichiatriche.

È tempo della donna LEGO

 Una nuova coscienza e consapevolezza aleggia sugli usi e costumi delle donne. Se prima non si poteva fare a meno di essere perfettamente alla moda e di abbinare abiti e accessori di uno stesso stilista. Ma i tempi corrono e tutto cambia. E ora le donne si adattano, con grande maestria, ai nuovi tempi di austerità. La donna di oggi è meno vittima delle mode e decisamente più indipendente: riesce ad abbinare uno stile moderno ad uno vintage, nuove tendenze si mescolano con colori e usi diversi e il risultato é più sobrio, elegante, ma in molti casi anche divertente.

Shopaholic, la crisi cambia le donne

 Sono finiti i tempi in cui le donne potevano definirsi “shopaolic“, ovvero maniache dello shopping. Ogni donna prova una sensazione di orgoglio e soddisfazione mentre stringe il proprio ultimo acquisto, specialmente se desiderato da tempo. La donna è  meticolosa ed ama passare le ore nei negozi a provare e riprovare i capi che più le piacciono. Lo shopping é utile a molte persone per distrarsi dal lavoro quotidiano o per in qualche modo, rallegrarsi. L’uomo, a differenza delle donne, entra ed esce in poco tempo e a volte si annoia ad accompagnare la propria donzella.