Ha messo a segno ben 81 copertine, Gucci si conferma ancora una volta Maison Regina delle cover per l’autunno inverno 2012-13. Conferma il primato dello scorso inverno ed è di nuovo prima davanti a Dolce & Gabbana con 77 e Christian Dior con 51. Da Kristen Stewart a Marion Cotillard fino a Salma Hayek, sono soltanto alcuni dei nomi di celebrità che hanno posato sulle copertine dei magazine più famosi al mondo, indossando abiti di Frida Giannini, creati per Gucci.
Mentre la London fashion week continua la sua inesorabile corsa, noi pensiamo già a cosa ci riserverà la Milano moda donna, che si aprirà ufficialmente il prossimo 20 Febbraio. Cosa ci riserveranno le sfilate milanesi, lo scopriremo tra soli due giorni, nel frattempo vediamo cosa seguiremo tra gli altri a partire da mercoledì, Gucci, Frankie Morello e Alberta Ferretti.
Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario dell’apertura di Disneyland Paris e per l’occasione il prossimo 23 Marzo ci sarà una grande festa, e una delle star indiscusse dell’evento sarà la topolina più famosa della storia, Minnie. Il galà richiede eleganza, ma Minnie ha soltanto l’abito a pois rosso e bianco, come farà? La risposta è nel video ironico che vedete dopo il salto.
Come vi avevamo anticipato, è Marc Jacobs il direttore creativo della Diet Coke e anche il protagonista dell‘ironica campagna pubblicitaria nella quale non esita a mostrare il fisico atletico e adornato di tatuaggi. Ed ecco svelate le immagini delle prime tre lattine Coca Cola Light realizzate in limited edition, che celebrano gli anni ’80 – ’90 e 2000. Quella che rende omaggio agli anni ’80 ha come protagonista una donna in tuxedo con tanto di tuba, su un fondo di farfalle, ispirandosi al mondo di Broadway e dei musical.
E la New York Fashion Week si conclude avvolta da una luce calda e soffusa: quella di un abat-jour prima di addormentarsi o quella del sole sulla linea dell’Orizzonte, o
Siamo in attesa della finale ed è già tempo di bilanci. E se in una kermesse canora si combatte soprattutto a colpi di note, va detto che l’arma segreta più importante, al solito, è lo stile.
Possiamo sbilanciarci, ora, ed affermare che la 63esima edizione dovrebbe avere un podio tutto maschile: insuperabili Elii a parte, Marco Mengoni e Daniele Silvestri hanno regalato indubbiamente pezzi e performance estremamente convincenti. Ma, ragazze, vogliamo parlare dello stile? La valutazione è “decisamente si” e ora non resta che metterli a confronto.
E la settimana della moda newyorchese ci lascia con le immagini delle sensuali geishe di Reem Acra: l’intera collezione era ispirata all’opera deldel fotografo giapponese Daido Moriyama.
E il mondo evocato era reso immeditamente vicino e vivido dai ricami in stile orientale e tagli a kimono ma non solo: anche forme dritte e gonne vaporissime di tulle, abbinate a corpetti con tagli nel tessuto e inserti trasparenti, tempestati di strass e jais.
Il duo di stilisti del brand The Blonds, che manco a dirlo sono biondo platino, portano una ventata di pazzia, come di consueto sulla passerella della New York fashion week, che va avanti, presentando giorno dopo giorno le collezioni autunno inverno 2013-14. Si rende omaggio alla follia di Jack Nicholson in Shining e ad Anthony Perkins, l’inquietante Norman Bates di Psycho.
La New York Fashion Week si conclude oggi per lasciare il posto, da domani a Londra. Mentre lascia dietro, o meglio avanti a sè, le collezioni presentate per i prossimi autunno-inverno 2013-14.
Così tra il passato e il futuro sono anche sospese le creazioni di Proenza Shouler, caratterizzate da un’eleganza classica e dall’allure bon ton. E certo questa è la sensazione d’insieme, quella suggerita anche dalle sobrie nuance scelte e dalle forme che sanno di femminilità.
Eppure i tessuti guardano in avanti e sono, in linea con le tendenze, quelli dell’abbigliamento tecnico: pelle traforata damascata a simulare il tweed e bouclè di filati sintetici.
Prenderà il via, stasera, l’ edizione 2013 del Festival di Sanremo. Vi abbiamo già raccontato di Bianca Balti (ovviamente) in Dolce & Gabbana.
Mentre la splendida modella israeliana Bar Rafaeli vestirà Roberto Cavalli durante la Seconda Serata della kermesse: ci saranno quattro cambi d’abito ed ecco per voi, in anteprima i bozzetti degli outfit.
E davvero qui si tratta di mettere due mondi a confronto: da una parte quello della sofisticata posh lady Victoria Beckham, dall’altro quello coloratissimo ed energico dell’instancabile designer 71enne Betsey
Una giornata ricca di appuntamenti imperdibili, quella di ieri che ha visto scendere in passerella alcuni dei nomi più interessanti della settimana della moda newyorkese. Da Victoria Beckham a Betsey
Continuamente sospesa tra tradizione e innovazione, questa è l’idea da cui muove la collezione pret-a-porter autunno-inverno 2013-14 di Y-3, presentata alla New York Fashion Week. Addirittura il designer della linea Yohji Yamamoto ha parlato di “cammino indietro nel futuro”.
Ed il passato, o l’eterna classicità e latradizione, stanno nelle silhouette e nei tessuti, mentre il futuro sta, allo stesso modo, nelle silhouette e nei tessuti: soltanto che ciò non avviene mai contemporaneamente e tutto appare assolutamente innovativo: prima di tutto l’utilizzo di tessuti tipici dell’abbigliamento tecnico o della tecnologia, come il pvc di una cappa combinata con un classico tubino a pieghe.
Tanto per la cronaca, a fare incetta di premi, sono stati i Fun, i The Black Keys, Gotye e i Mumford & Sons. Ma a noi, naturalmente, interessa soprattutto passare in rassegna i migliori look.
D’altra parte, sapevamo che ci sarebbero state delle ragazze che non ci avrebbero deluse a partire dalla regina Beyoncé che ha puntato sulla semplicità in grado comunque di esaltare le sue curve: pants a sigaretta e bianco e nero grafici di OSMAN by Osman Yousefzada . Romanticissima invece Rihanna che, evidentemente, per rispettare il dress-code imposto dalla CBS ha dovuto puntare su look meno aggressivi.
Ieri ha sfilato, sulle passerelle newyorchesi , la donna pret- a porter A/I 2013-14 di Hervé Léger by Max Azria: la nuance dominante, di fondo era il nero ma illuminato da bagliori metallici dorati, argentati e bronzei. Insieme a stampe safari e ad accenti barocchi.
E, ancora, la pelle come materiali ideale per gli abiti che seguono, docilmente e in modo perentorio, allo stesso tempo, la silhouette e che si arricchisono di un deciso tocco sensuale e aggressivo dato dalle velate trasparenze in maglia voile e dalle imbragature sul busto.