A Pitti Immagine uomo, sfila il design

 La vetrina e l’appuntamento scelto dai grandi brand per il lancio di una collezione o il debutto di iniziative a livello mondiale, il luogo dove i buyer più sofisticati trovano gli stimoli giusti per il loro scouting internazionale. Dopo il successo della scorsa estate, a Pitti Uomo 74 va in scena la seconda edizione dell’UPS Fashion & Design Contest, il concorso realizzato da Pitti Immagine e UPS, leader mondiale nel settore dei trasporti e partner dei più importanti operatori del tessile e del lusso, di cui cura spedizioni e logistica. Il tema del contest di questa edizione è quello della mobilità ecologica, protagonista anche del layout della Fortezza da Basso per Pitti Uomo 74. UPS ha lanciato la sfida a interpretare il concetto di free mobility agli studenti di alcune delle più prestigiose scuole di moda e di design italiane – come Iuav Venezia, IED Milano, Polimoda Firenze, Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze – e con la partecipazione dell’Assessorato Moda della Provincia di Firenze. Ai futuri designer è stato chiesto di creare oggetti, capi d’abbigliamento e accessori che combinino il tema della free mobility con gli elementi distintivi del brand, della cultura e del mondo UPS, dandone una personale interpretazione e creando così una collezione ideale dedicata ai messenger di UPS.

Un “SÌ” Sposaitalia Collezioni ospiterà grandi stilisti stranieri e presenterà ai buyer di tutto il mondo il meglio del Made in Italy

 Le spose di Sì Sposaitalia Collezioni 2008 si preparano quest’anno per la manifestazione leader del settore, vera “summa” di tutto ciò che concerne il girono del sì, si fonde con il panorama modaiolo nazionale e internazionale. Dal 20 al 23 giugno prossimi saranno stile, eleganza e nuove opportunità di business a farla da padrone nei padiglioni di fieramilanocity. Confermata la presenza di veri maestri del wedding design fra cui, un nome su tutti, quello di Giuseppe Papini che presenta la collezione 2008 Olga Black. Abiti scultura dalle linee pulitissime, il cui fascino deriva dal taglio perfetto e da un tessuto dalla mano regina, da scolpire addosso alla sposa. E di grande rilievo sono anche le new entry, che connotano la manifestazione come un appuntamento concepito per dettare tendenza. Fra gli altri Agatha Ruiz de la Prada, stilista spagnola tutto colore che presenta una collezione per fresche spose del nuovo millennio. C’è attesa anche per la linea bridal di Vera Wang, un’autorità in fatto di immagine della sposa. Non a caso la stilista cinese/statunitense, che ha studiato storia dell’arte alla Sorbona di Parigi, è stata direttore di design da Ralph Lauren e nel 1990 ha aperto il suo atelier al Carlyle Hotel di New York, è la più amata dalle dive di Hollywood. Le star la scelgono sia per gli abiti da sera, come Rachel Weisz e Jodie Foster alla serata degli oscar 2007, sia per l’abito da sposa come farà l’attrice e pop star Ashlee Simpson per le sue imminenti nozze a fine maggio. E Sposaitalia è anche la location scelta dal designer inglese David Fielden per la tradizionale sfilata, organizzata ogni cinque anni che celebra il famoso marchio di abiti da sposa. L’eccentrico David, talento inglese nelle creazioni di abiti da sposa trova a Sì Sposaitalia Collezioni altri rappresentanti illustri come la bella Jenny Packham che la rivista Vogue ha definito “la first lady dell’abbigliamento” o Ian Stuart che gioca la sua collezione fra drappeggi, tulle e sottogonne in un sofisticato gioco di sovrapposizioni. Si sa, il giorno delle nozze tutti gli occhi sono per la sposa ma Sì Sposaitalia Collezioni non si dimentica di “lui” con la presenza in mostra dello storico marchio Facis che distribuisce le creazioni sartoriali di Luciano Soprani Cerimonia.

ModaPrima a Milano: salone internazionale della moda e accessorio

 Dal 24 al 26 maggio, negli spazi del MIC-Milano Convention Center di fieramilanocity, Modaprima n. 64 presenta in anteprima assoluta le collezioni di moda programmata e prontomoda di abbigliamento e accessori donna e uomo per la primavera-estate 2009 e i flash delle collezioni autunno-inverno 2008-2009. “In due anni e mezzo di gestione e organizzazione, Pitti Immagine ha creato attorno a questa manifestazione una grande aspettativa, afferma Agostino Poletto vice-direttore generale. Internazionalità, scouting e segmentazione delle collezioni, nuovi layout espositivi e speciali appuntamenti mirati ad informare sui trend della moda e sui temi che attraversano l’economia del mercato, stanno facendo di Modaprima un appuntamento sempre più importante per il settore”.

Il “dandismo” in mostra al museo Dior

 Apre la mostra al museo Cristian Dior di Grenville, Francia, per celebrare i due secoli del “Dandismo” dal 1808 al 2008. Il movimento nato proprio agli inizi del XIX secolo, denotava un rispetto rigoroso per le regole di stile, un eccesso di eleganza. Uomini con i cappelli a cilindro, guanti in pelle, gli stivali, soprabiti o mantelli, papillon e cravatte, camicie e gilé, frustini, bastoni, occhialini con le lenti tonde, i portasigarette, orologi da taschino,ed infine anche i profumi. L’esposizione ,Dandismi 1808-2008, da Barbey d’Aurevilly a Chritian Dior, ripercorre le diverse interpretazioni di dandismo e celebra lo scrittore francese Jules Barbey d’Aurevilly (1808-889) autore de ‘Du Dandysme et de Gorge Brummel’, è l’ opera di riferimento considerata il manifesto dandy, pubblicata nel 1845. Occassione per celebrare anche la nascita del museo. Percorrendo le stanze del museo si possono ammirare le creazioni di Dior dal 1957 al 1967, fino alle ultime di John Galliano con dei riferimenti al Dandy nella creazione degli abiti e della cosmesi. La mostra si arricchisce con accessori e oggetti, provenienti da collezioni private e musei pubblici, creaano nelle stanze della casa di Dior, dal piano terra e al primo piano, l’atmosfera dandy del passato e del presente, il “dandy” segue le mode ma allo stesso tempo può infrangerle, per segnare la storia cercando di distinguersi. Il filo rosso del dandy è vestirsi per impressionare. Ogni dettaglio, ogni accessorio, ogni pensiero anche poetico, vengono adattati al contesto in cui si opera.