La Conscious Collection di H&M per l’autunno 2011

Una nuova stagione è iniziata e il colosso dell’abbigliamento low cost H&M è già pronto a stupirci con effetti speciali come, da un po’ di tempo, ci ha abituati. Dopo il successo ottenuto con la Conscious Collection della primavera 2011, la catena svedese ritorna con un’altra limited edition per la stagione autunno/inverno caratterizzata da un gusto vintage e da un mood romantico, riuscendo a coniugare anche questa volta moda a prezzi contenuti e rispetto per l’ambiente in cui viviamo.

Caleidos, collezione borse autunno inverno 2011 2012

Caleidos torna più informa che mai presentandoci le proposte della collezione borse autunno inverno 2011 2012. Cosa indosserete oggi per l’ufficio? Tranquille, Caleidos pensa a tutto, e vi presenta la borsa Natalie super chic in tessuto e inserti in similpelle molto bella e soprattutto capiente

Se siete alla ricerca di colori più accesi e graffianti, il brand vi propone la bag Kelly con effetto pelle di struzzo rossa fiammante, altrimenti vi consiglio la glamourissima borsa Helen a mano con manici, zip, curatissima nei dettagli e dal sapore un po’ vissuto.

VerySimple, sito nuovo e collezione autunno inverno 2011/2012

Il brand VerySimple, dopo il successo della stagione estiva si prepara per l’Autunno-Inverno 2011-12, puntando sulla Social Presence, ovviamente seguendo un restyling della propria immagine, più elegante.

Il brand per la nuova stagione invernale ha in serbo delle curiose news, dalla realizzazione di un sito completamente 2.0, interattivo e aggiornato, all’utilizzo di video outfit proposti dalle blogger e live twitting per essere sempre in prima linea con tutte le news dal mondo moda e suscitare l’interesse dei numerosi “follower”.

Tony Ward, collezione autunno inverno 2011-2012

Lo stilista libanese Tony Ward,per rilanciare l’alta moda ha deciso di trovare nuovi mercati e analizzare altri materiali. Durante la sfilata che si è tenuta a Santo Spirito in Sassia a Roma, per la presentazione della collezione autunno inverno 2011 2012, lo stilista ha detto che:

Basta cullarsi sugli allori, bisogna puntare sui paesi emergenti, come Russia, Cina, India, Brasile, Europa dell’Est, Kazakistan, Azerbaigian, perche’ sono questi i nuovi consumatori dell’alta moda, e dobbiamo andare noi a cercarli a casa loro. L’epoca in cui i clienti andavano a casa degli stilisti e’ finita. Basti pensare che una maison come Dior ha mandato la sua direttrice delle vendite in Kazakistan e manderà là anche la sua collezione, tutto pur di vendere.

Per la collezione, composta da 41 capi ha impiegato oltre 60 materiali differenti, ed alcuni hanno richiesto due o tre anni di lavoro.

Giada Curti: collezione autunno inverno 2011/2012 ispirata a Tamara De Lempicka

La stilista romana Giada Curti per la collezione autunno inverno 2011 2012 ha reso omaggio alla pittrice polacca Tamara De Lempicka.

Al termine della sfilata di ieri 10 luglio, dalla passerella sono uscite due scena spose “lesbo”, ispirate alla figura di Tamara e della sua compagna Rafaela. La sfilata è stato un modo per celebrare il Marriage equally act, consentito a New York lo scorso 25 giugno, che consente i matrimoni omosessuali nello Stato di NY.

La stilista, in una intervista ha reso noto che è la prima volta che escono in passerella due donne, due compagne di vita. La Curti ha così detto:

Lorella Signorino per l’Autunno Inverno 2009-2010 di Marks&Spencer

 Lorella Signorino firma un’esclusiva capsule collection per Marks&Spencer

Per una (donna) Speziale: il Made in Italy in corner

La stilista firma infatti un’esclusiva capsule collection – pochissimi outfit per l’Autunno Inverno 2009-2010 – che creano uno scorcio di stile del mondo rutilante di Lorella nel department store inglese.

Per una Speziale Collection by Lorella.

Ovvero, capi per una donna che alle otto del mattino apre il suo armadio e ne trae solo quei due o tre look in grado di accompagnarla fino a sera senza mai tradire un solo attimo il gusto per la Moda: perchè questo è il diktat di Lorella.

Lei, l’artefice di Love Sex Money, porta così il suo afflato di gioiosa e scanzonata “noblesse vestimentaria” in una linea fatta di pochi pezzi. Quelli giusti.

Fortissimo, per l’occasione, il seguito della stampa inglese, convenuta all’evento, il 30 settembre scorso.

Silvian Heach Kids: la coloratissima collezione Autunno Inverno 2009 2010

 Sono soprattutto i colori a creare il mood allegro e grintoso, divertente e disinvolto, della collezione “Silvian Heach Kids” per il prossimo Autunno/Inverno, ultima, significativa brand extension di un marchio leader di mercato negli orizzonti del fast fashion che ha scelto l’appuntamento fondamentale di Pitti Bimbo per questo importante debutto. Articolata sia al maschile che al femminile nelle linee “Junior” e “Dolls”, la collezione si contraddistingue per la ricchezza, l’originalità, la varietà accattivante delle proposte.

Dal blu al lavanda, dal viola al ciclamino, dal rosa al nero: nelle proposte più eleganti e classiche come in quelle più sportive queste tonalità vivono in assoluto, ma più spesso abbinate tra loro. Tra le varie fantasie della collezione Silvian Heach Kids vince per impatto il motivo tartan, che accosta rosso nero, grigio ed off white nei capi Dolls arricchiti da “maliziose” finiture in pizzo nero, da applicazioni e ricami che disegnano qua e là simpatici orsetti. Il rosso acceso si ritrova anche nella blusa “young feminine” in raso completa di ruches, da portare con il pantalone nero in punto Milano.

Il grigio mélange per Silvian Heach Kids è invece un must per le felpe sport, a cui non manca il tocco di originalità regalato dal monogramma DJ Doll ricamato. A sorpresa, i ricami si ritrovano anche nei cappucci di altre felpe, non meno sportive ma un po’ più sfiziose, virate in viola con tanto di inserti di raso in tinta.

Gaetano Navarra: caldo, ma cool!

 Nella nuova collezione Uomo Autunno Inverno 2009 2010 di Gaetano Navarra, è come se si fossero mescolati tra loro i cromosomi di Heinrich Harrer – lo scalatore di “Sette anni in Tibet” – e di David Sylvian, l’androgino leader dei Japan. La sensazione di calore si coglie innanzitutto nella maglieria, sempre con le trame corpose ed evidenti della lavorazione ai ferri: trecce e coste larghe disposte in verticale in orizzontale, in obliquo, convergenti. Ma anche nei capi in velluto da rocciatore, anch’esso a coste larghe, dall’apparenza sciupata, con gli inserti in panno o feltro. La grinta graffiante anni ‘80/’90 si legge invece nella spigolosità delle costruzioni, nei tagli evidenziati, nelle spalle ben segnate, nel fit ridotto. Ad ogni elemento del guardaroba pare corrispondere uno specifico codice volumetrico: i capi spalla sono corti e ravvicinati al corpo, la maglieria è over, i pantaloni sono ampli sino al ginocchio – con pinces in quantità – e poi stretti sino alla caviglia che sfiorano appena. Ma c’è anche un accento più marcato del solito sulla sartorialità che genera completi calibrati alla perfezione.

Sweet Years sbarca in Giappone con Beams

 Beams produce il marchio del cuore che batte: Sweet Years con la mini collezione Donna Uomo Autunno Inverno 2009 2010.

Il più grande independent store giapponese sceglie la vitalità e la gioia tutte italiane del brand creato nel 2003 da Bobo Vieri e Paolo Maldini.
Dalla Primavera 2009 negli 87 negozi Beams del Sol Levante saranno messi in vendita una mini collezione di capi Sweet Years progettati secondo il gusto e la ricerca, sotto l’approvazione di Enzo Fusco, della FGF.
“La nostra collaborazione è nata nel 2003” afferma Mauro Russo,  “ma abbiamo sentito la necessità di affidare anche la produzione di una short collection  per dare una qualità più alta al prodotto, al mercato giapponese conosciuto in tutto il mondo  per le originali tecniche di sperimentazione e ricerca permettendoci così di avere  anche un maggiore riscontro internazionale e sviluppo in nuovi mercati .”
Per Beams, si tratta un unicum: un’operazione di co-marketing abbracciata con entusiasmo, ma tagliata a misura del consumatore giapponese.

Massimo Rebecchi: l’ eskimo per la collezione Uomo come tributo ai Mods

 L’ eskimo come omaggio ai Mods, ma attualizzato da fodere colorate e personalizzate. A trenta anni esatti dall’uscita del film-cult “Quadrophenia”, Massimo Rebecchi prende spunto dai suoi protagonisti, i Modernist inglesi che negli anni Sessanta sfrecciavano sulle Lambrette all’inseguimento del nuovo. Nel mito dell’evoluzione.

Il loro capospalla multitasche e antifreddo, ideale per gli spostamenti su due ruote, diventa il punto di riferimento della nuova eleganza dell’uomo mobile. Mentre la fantasia si scatena negli interni customizzati come gli scooter dei Mods, celebrati sia da “Quadrophenia” nel 1979, sia dalla cover dell’omonimo album degli “Who”, 1973.


Collezione Uomo Autunno/Inverno 2009-2010

Must have

Il trench superfitted e decostruito, in nylon iperleggero, con le asole colorate e la fodera virata in verde ottanio e/o in azzurro carta da zucchero.
Il cappotto accorciato a 3/4, destrutturato, in maglia-stoffa infeltrita, color viola o bordeaux stinto.
Il pantalone extraslim, fermo alla caviglia.

Fratelli Rossetti: preziose imperfezioni di un filo che lascia il segno!

 Collezione Uomo Autunno/Inverno 2009-2010

L’artigianalità e l’eccellenza manuale di Fratelli Rossetti arriva sin sotto la pelle: nella collezione Autunno/Inverno 2009-2010 i profili ed i tradizionali fiori traforati sulle punte della calzature sono reinterpretati e volutamente celati. Sino a creare disegni sottocutanei che ricordano i tattoo. Sotto il vitello spesso 1,5 millimetri creano  disegni sui modelli must della collezione Fratelli Rossetti per l’ Autunno/Inverno 2009/2010, segnando i profili dei mocassini e tracciando il caratteristico motivo a fiore sui puntali dei modelli chiusi dalla fibbia. Sono tracce  – che fanno pensare ai tattoo – di un’artigianalità che per il marchio è sempre stato motivo d’orgoglio, in perfetta sintonia con il trend della nuova stagione. Si definiscono così non solo il valore e l’esclusività del prodotto, ma anche il mood e l’identità della collezione.
Artigianalità significa innanzitutto manualità, quella dei tanti passaggi, come le micro forature “hand made” che rendono uniche le calzature e conferiscono loro un’impronta di autenticità, che cresce nel tempo e con l’uso. Così, la performance della scarpa migliora proporzionalmente al suo invecchiamento e al fatto di essere vissuta e “sentita” da chi le indossa. Le conformazioni diventano più maschili e più solide, anche se mai massicce e comunque flessibili. Si accentua la rotondità delle punte, sia che si tratti di mocassini, di modelli stringati, di polacchini.

Graffiti Writing: la nuova collezione Uomo Autunno Inverno di Sweet Years

 Il Graffiti Writing che fa “battere” il Cuore di SWEET YEARS
Collezione Uomo Autunno/Inverno 2009/2010

La cultura del Graffiti Writing come codice scritto sui muri delle metropoli internazionali. Un’espressione visuale nel talento di strada dei nuovi artisti contemporanei. Cosi’ SWEET YEARS prendendo spunto proprio dalla street-art, traduce questa stagione in ampie scritte il linguaggio d’amore dei giovanissimi… Ecco allora che i messaggi caratterizzanti la griffe del cuore – I Love you, Ti Amo, Te Quero – diventano, proprio come graffiti, segnali stampati su capi e t-shirt .

Omaggio al Graffiti- Logo quindi, nei colori accesi e fluo per schizzare di colore la stagione fredda, delinando ad hoc anche il prossimo A/I il cuore come diktat e messaggio d’amore della griffe.

Verde acceso, fucsia, bluette: appena ammorbidite dal bianco le tinte gioiose e vitali giocano di rimando tra loro in un caleidoscopio di fantasie, di grafiche e di motivi che accentuano l’energia di un mood dinamico e sportivo che percorre per intero la collezione, coinvolgendo i look basici esattamente come le proposte più fashion.

Giuseppe Patanè debutta a Pitti W Woman

 Con la precollezione Donna per l’Autunno 2009, Giuseppe Patané sarà tra i protagonisti della terza edizione di Pitti_W Woman Precollection, in programma a Firenze dal 13 al 16 gennaio prossimi, in concomitanza con Pitti Immagine Uomo.
La presenza di Giuseppe Patané a Pitti_W Woman segna un’ulteriore significativa affermazione del quarantaseienne designer siciliano – legato alla sua terra da un amore profondo che espresso  in uno stile costantemente ispirato al “culto per la bellezza e per il cuore” –  che ha debuttato con la propria griffe già nell’Autunno/Inverno 1996/1997, a compimento di un percorso formativo particolarmente ricco ed interessante.
In perfetto equilibrio tra silhouette volutamente retrò – che mixano suggestioni Twenties e fascinazioni borghesi anni Sessanta – ed interventi attualissimi che invece definiscono proporzioni e dettagli, la pre-collezione proposta da Giuseppe Patané a Pitti W_Woman vive tutta nel segno di look intenzionalmente pacati ma pregiati nei materiali, in una logica di relax e di sofisticata comodità, che ha i suoi punti di forza nelle giacche e nei capi-spalla destrutturati, oltre che in una paletta cromatica rubata ai boschi con qualche sprazzo di colore-colore. Il mood complessivo suggerisce uno charme “morbido” e ricco al contempo, scandito dai circa 40 look che compongono la pre-collezione.