La Falabella bag di Stella McCartney

Stasera volevo fare una breve chiacchierata sulla Falabella di Stella McCartney, da inserire a pieno titolo nell’Olimpo delle it bag.  I suoi segni distintivi sono la forma squadrata e la catena che ne segue tutto il perimetro per farsi tracolla.

Eppure la più apprezzata, la Falabella  formato small può essere indossata sia a spalla, unendo le due catene che come clutch o pochette, ripiegandola. C’è poi la versione media di forma squadrata e quella grande di forma più allungata: la perfetta maxi bag dove infilare tutto, e che è dotata anche di  un porta-tutto agganciato.

Coccinelle prepara lo sbarco in Cina

Coccinelle, l’azienda italiana famosa nella produzione di borse, scarpe e accessori nel segmento del “lusso accessibile” ha chiuso il primo trimestre 2012 con risultati sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio.

La Envelope bag, meglio di una lettera d’amore

 Esiste un evidente collegamento tra le bellissime Envelope bag e il celeberrimo brano delle Marvellettes “Mr. Postman”. O meglio, il collegamento vi sarà più evidente ascoltando il pezzo e cogliendo l’entusiasmo delle ragazze della Motown Records che imploravano il postino di controllare se fosse arrivata la tanto desiderata lettera dal fidanzato lontano.

“Stop, Oh yes, wait a minute Mister Postman, Wait Mister Postman. Please Mister Postman, look and see, if there’s a letter in your bag for me”. Questa è la traduzione della parte iniziale del testo e può esprimere alla perfezione l’attesa non tanto di una lettera nella borsa di un postino, quanto di una bellissima borsa, la cui forma ricorda una lettera, o meglio la busta che la contiene. Ecco il collegamento con una Envelope bag.

Heroine di Alexander McQueen tra le it-bag

Una it-bag si riconosce dal primo sguardo o, altrimenti, dal fatto che una delle celebs del momento (Zoe Saldana, nel caso in oggetto) la tiene stretta, poco dopo la sua uscita.  E la nuova Heroine di Alexander McQueen, creata per l’ Autunno/Inverno 2012 è già una it-bag.

Per ora è disponibile negli stores nelle versioni in pelle di vitello nera e nelle dimensioni piccola e media. Ma nuovi modelli del bauletto,  dalla linea classica con le caratterisriche zip laterali espandibili e chiusura cut-out, sarannoo in vendita da luglio.

Fendi Baguette, la storia della bag in un libro

Sarah Jessica Parker ne ha ben due nel suo armadio: una è  in seta verde oliva con applicazioni di fiori, fibbia di rettile rosso e fodera colorata. L’altra, l’ha ricevuta sul set di Sex and the City, dopo aver condiviso con lei, un episodio della serie: è completamente rivestita di paillettes viola.

E l’attrice è perfettamente consapevole di essere in possesso due gioielli, visto che ha riposto le due Baguette Fendi nella carta velina ed ha deciso di lasciarle in eredità alle due figlie… Beate: ancora non lo sanno, ma un giorno stringeranno, sotto il braccio, un oggetto che susciterà l’invidia di molte e molte donne. D’altra parte, è stata proprio la loro mamma, la Parker, a far entrare la Baguette nell’Olimpo della bag, indossandola in episodi cult della serie.

La borsa-non borsa di Comptoire des Cotonniers

Moi j’aime pas le scas, sauf celui-là. Che  significa: Non mi piacciono le borse, eccetto questa. Si tratta chiaramente di una provocazione, visto che non conosco una sola donna che potrebbe pronunciare una frase del genere. Eppure delle volte la vista di una deliziosa borsina può toglierci la lucidità e farci agire troppo d’istinto: qualche mese fa ho comprato un gioiellino di morbida pelle nera, dall’incantevole chiusura. Ma la guardo tutti i giorni e non la indosso mai.

Il fatto è che una borsa deve essere pratica e capiente e resistente. E poi deve essere adatta ad ogni look e stagione… Per questo Comptoire des Cotonniers ha creato  una shopping bag XXL in tela, color gesso e con inserti in pelle.  La creazione nasce dalla collaborazione con la modella ed illustratrice Charlotte le Bon. Ed è, appunto, la borsa ideale da portare in spiaggia, sul prato o in città con un abbigliamento più o meno casual, con ogni colore, con ogni stile. Il fatto risolvendo i problema di una borsa, non è una borsa: da qui la frase che avete letto all’inizio e che è stampata proprio sulla borsa in oggetto.

HDG bag di Givenchy

Stasera vi diamo la buonanotte presentandovi la ultima bag di casa Givenchy: si tratta della HDG che sta per House de Givenchy e che è stata creata da Riccardo Tisci

Hermés e le borse che si fanno gioiello

Da stamattina ho scoperto molte cose nuove, sfogliando riviste, cliccando riviste online e dando libero sfogo al desiderio di dolci. Innanzitutto pare che siano di moda i capelli ricci e crespi e mi pare si tratti una notizia confortante. In secondo luogo, il gloss arancio dà un aspetto più rilassato e luminoso di quello neutro e, ancora, nell’ultimo mese, le riviste offrono moltissimi campioncini di fondotinta.

Passando ad altro, pare sia più facile dimenticare una persona eliminando tutte le applicazioni dello smartphone che ci mettevano in contatto con la persona in oggetto. E, a parte che ho anche scoperto di poter mangiare quattro caramelle gommose al minuto, la notizia interessante è che è in arrivo un degno sostituto di una borsa di Hermès: si tratta di un gioiello con la forma di una bag cult di Hermès. Inutile dire che il gioiello non è di certo più abbordabile della borsa, anzi, possederne uno è un desiderio, in sostanza, irrealizzabile.

La Del Rey di Mulberry

Esiste un filo che lega alla moda al mondo dello spettacolo e della musica, in particolare. I due mondi si alimentano a vicenda e si omaggiano continuamente. Ultima prova di ciò è l’ultima handbag di Mulberry: la maison britannica ha infatti creato una borsa che porta il nome della cantante di Born do Die, Elizabeth Grant, in arte Lana Del Rey, appunto.

La creazione è un bauletto minimal, con manici, pattina e placca dorata  e lucchetto laterale. E’disponibile in due misure e in  colori diversi che vanno  dal  dal bianco latte al blu, passando per il biscotto ed il bordeaux. Sono diverse anche le rifiniture ed i materiali impiegati.

Visionnaire, le Buckingham Bags

Le borse sono rigorosamente Made in Italy e questo è, indubbiamente, sinonimo di altissima qualità. Ma l’ispirazione è very british e, addirittura regale. Visionnaire ha, infatti, creato delle borse che si ispirano a Buckingham Palace e, neanche a dirlo, alle figure di Kate Middleton, riconosciuta come icona di stile, e del Principe William.

Si tratta delle Buckingham Bags, appunto. Sono realizzate in backup python e questo dà il tocco trendy, considerato quanto sia di tendenza il pitone, in questo momento. Le borse sono  disponibili in una vasta gamma di colori quali il  lavanda, il nocciola e l’ametista fino all’ostrica, al bordeaux, all’indaco e al rubino.

Miu Miu, 46 borse per le 4 capitali della moda

Miu Miu  ha creato 46 borse, modelli unici e preziosissimi, tutte realizzate a mano in 17 abbinamenti diversi e con 12 lavorazione speciali. Ogni singolo pezzo in vendita sarà accompagnato da una special card e da un minibook.  Sarà un trionfo di materiale pregiati come il coccodrillo, struzzo, tejus e pitone, insieme a  lurex jacquard e sablé e broccato patch, arricchiti da glitter, ricami di borchie e cristalli

E saranno davvero privilegiate coloro che riusciranno ad avere una di queste delizie, da acquistare, nelle boutique del brand, solo nelle quattro capitali della moda: Milano, Parigi, Londra e New Jork. Non a caso, le borse saranno messe in vendita proprio in concomitanza con le sfilate Autunno/Inverno 2012/2013.

Giancarlo Petriglia e le sue borse di pelle

E’uno dei materiali migliori per farne delle borse, uno dei più piacevoli da toccare, stringere ed annusare. Ho sempre pensato che le borse di pelle fossero, in assoluto, le più intense… Eppure Giancarlo Petriglia non era dello stesso parere: non impazziva, anzi, per la pelle e lo riteneva un materiale difficile da gestire.

Poi è arrivato il momento della formazione presso l’ Accademia a Brera, dell’esperienza presso l’ ufficio stile da Trussardi e delle collaborazioni con  Nicolas Ghesquière, Vincent Darré e Mariuccia Casadio… E’così è arrivata la passione per la pelle e le sue bellissime borse e, quindi, da settembre scorso il suo marchio, riconoscibile dal logo con due grifoni dorati.

Paula Cademartori e le sue borse invidiate da chi non ce l’ha

Era destinata a diventare medico, secondo il desiderio di suo padre, produttore di clip neurologiche di altissima precisione. Invece si è traferita da Porto Alegre a Milano e ora, le sue borse sono giù sugli scaffali di  10 Corso Como. Paula Cademartori ha solo 30 anni, eppure il suo talento è già evidente a tutti.

Dopo le lezioni universitarie, in design industriale, Paula frequentava un laboratorio di gioelleria e da lì proviene la sua attenzione per le fibbie, geometriche e curate fin nelle zigrinature dei bordi, considerate dalla stylist stessa, una sorta di firma del suo marchio. Quindi la scelta di frequentare un master all‘Istituto Marangoni, a Milano: prima ancora di finirlo, il prototipo di una borsa di Paula era già in produzione in azienda. Dopodichè è arrivato l’ apprendistato nell’ufficio stile di Versace, seguito dalla partecipazione al primo progetto Vogue Talents nel settembre 2009.