La rivoluzione in casa Gucci non si ferma: dopo aver detto addio alle pellicce, la maison di moda si spinge oltre e diventa sempre più fur free. Dopo aver bandito le pellicce nel 2017 che spariscono dalle collezioni della primavera estate 2018, la maison dice anche addio all’uso di angora nelle proprie collezioni.
“Vietando la lana d’angora, Gucci ha compiuto un importante passo verso l’eliminazione della crudeltà da suoi modelli” ha dichiarato Tracey Reiman, vicepresidente esecutivo di PETA Stati Uniti con soddisfazione.
L’angora è stata messa al bando per mettere uno stop definitivo alle atrocità subite dai conigli per soddisfare una produzione massiva di capi, ma adesso basta.
La rivoluzione in casa Gucci è uno dei tasselli della rivoluzione sta toccando i grandi marchi da qualche anno a questa parte: fra i brand del lusso è stata Stella McCartney la prima a dichiararsi fur free bandendo le pellicce dalle sue collezioni per una scelta etica. Ma sono tanti i brand che stanno seguendo il suo stesso esempio. La politica fur-free ha contagiato altri brand del lusso, come Versace e Furla che pochi mesi fa avevano annunciato la dismissione dell’uso delle pellicce. Anche Michael Kors e Jimmy Choo avevano dichiarato di voler rinunciare alle pellicce scegliendo materiali sintetici che non danneggiassero gli animali e l’ambiente.
Gli avanzamenti tecnologici ci consentono oggi di creare una estetica di lusso usando pellicce non animali.
Aveva dichiarato Kors qualche tempo fa. La decisione di diventare fur free però aveva contagiato non solo i brand di lusso, ma anche i marchi low cost coe Asos e Topshop che hanno deciso di bandire definitivamente angora e pellicce dalle proprie collezioni.
PELLICCE, COME DISTINGUERE LE PELLICCE VERE DALLE PELLICCE SINTETICHE
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