Sulla scia di Stella McCartney e Giorgio Armani, anche Gucci ha recentemente annunciato di voler bandire dalle loro collezioni le pellicce vere, trasformandosi in case di moda fur-free.
Sono ecologiche, realizzate nel rispetto degli animali e sono uno dei trend di stagione: le pellicce sintetiche diventano sempre più belle e spesso diventa quasi difficile poterle distinguere dalle pellicce vere.
Il rischio è che pellicce vere vengano vendute come false, ma per aiutare i consumatori, arriva in soccorso la PETA che con un video fornisce i suggerimenti per poter distinguere le pellicce reali da quelle finte.
Ecco le tre dritte per poter distinguere le pellicce sintetiche da quelle false e fare acquisti nel rispetto degli animali lanciato in occasione del Fur-Free Friday che è caduta lo scorso 24 novembre.
Separate i peli della pelliccia e osservate la base: la pelliccia finta in genere una una maglia o un tessuto filettato alla base. La pelliccia vera è attaccata alla pelle.
Osservate le punte dei peli: i peli veri degli animali sono affusolati verso la punta. La pelliccia sintetica ha i peli a taglio netto.
Se possedete un capo, effettuate la prova di bruciatura: prendete alcuni peli dalla pelliccia che avete in casa con le pinzette. Teneteli con le pinzette e poi bruciateli con un accendino o un fiammifero. I peli degli animali che vanno a fuoco hallo lo stesso odore dei peli umani bruciati. La pelliccia finta presente l’odore della plastica fusa.
La guida è importante per potersi concentrare nell’acquisto di prodotti etici e sostenibili nel pieno rispetto degli animali: perché per essere alla moda non è necessario essere crudeli.
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