Per questa quinta , e già non pare un caso, edizione della mostra dedicata all’iconico profumo di Chanel si punta sul significato simbolico dei numero. La fragranza di Chanel che è il N.5, ovvero il numero fortunato di Coco che, assai superstiziosa in queste cose si credeva.
E allora per far quadrare il cerchio la mostra “N. 5 Culture Chanel” è stata inaugurata il 5 maggio e si chiuderà il 5 giugno, al Palais de Tokio. E per chi non conoscesse la composizione di questa pozione che Marilyn indossava sulla pelle nuda come unico “indumento” prima di andare a dormire, eccovi servite: ylang ylang, rosa, gelsomino, bois de sandal. E poi c’è tutto il resto che è storia, arte e cultura.
La mostra è stata curata da Louis Froment che ha puntato all’essenziale nella forma e negli allestimenti; mentre sul catalogo della mostra è l’immagine del flacone della fragranza, spogliata della sua etichetta.
E poi si segue un racconto che si svolge attraverso le teche e che parla attraverso le foto d’epoca e di lettere e di volumi, di opere d’arte e di oggetti in modo che tutto il mondo di Coco Chanel sia raccontato e con esso un mondo nascosto e fatto di altre storie e altre forme che hanno a che fare addirittura con le correnti artistiche d’avanguardia.
E così il primo flacone del profumo ha subito l’influsso delle linee cubiste. E i grandi artisti amici di Mademoiselle Coco usavano mettere il numero 5 all’interno delle proprie opere d’arte.
Questa icona avvolta da un’aura magica che va oltre la sua essenza è stata celebrata da numerose personalità e celebrities. Anche in occasione del vernissage del 5 maggio: sono state così immortalate Audrey Tautou, testimonial della fragranza, così come Vanessa Paradis e, ancora, Anna Mouglalis, Astrid Berges Frisbey, Yi Zhou, Sigrid Agren e Carol Bouquet.