E’ stato pubblicato dalla Unipro, l’associazione nazionale italiana delle imprese cosmetiche, il Beauty Report 2011, il rapporto che analizza e fa un resoconto dell’andamento economico del settore della cosmesi e cura della persona. A sorpresa da questo documento risulta che per l’anno 2010 quello dell’industria impegnata nella produzione di cosmetici è un ambito che non ha conosciuto crisi, a dispetto delle generiche difficoltà incontrate dal mercato mondiale su più livelli. Sarà perché la produzione di questi articoli gode di giorno in giorno dei risultati della continua ricerca e innovazione in merito, o per l’ampliarsi della fetta di consumatori che include sempre più categorie un tempo estranee a questo settore, fatto sta che i dati ottenuti dal report sembrano molto confortanti.
Stiamo parlando, infatti, di un +5,2% nella produzione (che lascia basiti se rapportato al deludente -3,2% del 2009) che diventa un +17% se si parla di esportazione (eclatante se messo a confronto con un inclassificabile -11,8% registrato nella stessa sezione per il 2009). A farla da padrone sono stati in particolar modo prodotti quali: smalti per unghie in primis, seguiti poi a ruota dalle confezioni regalo di make-up; ma compaiono nella lista dei più venduti anche creme viso, tra le quali quelle depigmentali (usate per schiarire le antiestetiche macchie della pelle causate dall’età) il cui fatturato è indiscutibilmente cresciuto fino a toccare cifre pari a 15 milioni di euro.
Ed ecco arrivare insieme alle positive notizie economiche, forse più apprezzate dagli addetti ai lavori, anche interessanti novità rivolte ai consumatori. Sempre maggiore, infatti, è l’attenzione rivolta alla tutela di questa categoria che, in fin dei conti, regge le sorti dell’intero mercato, a tal punto da spingere ad incrementare le misure adottate per il monitoraggio del prodotto finito reperibile sugli scaffali. Come annunciato da Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute, presto anche i cosmetici, così come i medicinali, saranno corredati non più solo dalla spiegazione delle corrette modalità per l’impiego, ma anche da segnalazioni riguardanti le controindicazioni all’uso e gli eventuali effetti collaterali possibili, che saranno riportate all’interno o sopra le confezioni.
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