Nessun marchio messo in bella vista, nessuna esagerazione, nessuna traccia di eccentricità o appariscenza. Il quiet luxury rappresenta oggi il nuovo modo di vestire di lusso, e concentra tutta l’attenzione sulla qualità dei tessuti e sui modelli apparentemente semplici, ma sempre bon ton ed eleganti.
Sobrietà e semplicità: la nuova frontiera dell’abbigliamento di lusso
Alla base di questo nuovo trend – che si pone in netta contraddizione rispetto all’approccio tradizionale al lusso, il quale spesso enfatizza l’ostentazione e il marchio – ci sono i concetti di esclusività, qualità, eleganza e nonchalance. Sì, perché vestire il quiet luxury equivale a indossare capi d’abbigliamento di lusso e di altissimo valore senza però sentire l’esigenza di rendere esplicito il brand in questione e di far percepire il prezzo di ciò che si ha addosso.
Abiti dal taglio semplice e senza tempo, materiali pregiati, produzione artigianale, estetica discreta, quasi minimalista, sono solo alcune delle peculiarità che contraddistinguono questo stile. Tra i marchi che attualmente incarnano alla perfezione questa tendenza si trovano anche firme made in Italy; basta dare uno sguardo ai capi di abbigliamento Brunello Cucinelli Italia.
Il quiet luxury si basa quindi su un’estetica minimalista e pulita. Si tratta di pezzi di alta qualità che sono ben progettati e realizzati con cura, ma senza fronzoli o elementi decorativi eccessivi. Anche la palette che contraddistingue questi capi è tendenzialmente neutra e sobria: trionfano il beige e tutti i colori chiari, il bianco e il nero. Tonalità piuttosto discrete, quindi, che unite a tagli classici potrebbero persino far apparire gli abiti comuni.
Questa è una semplicità che mette in evidenza la bellezza del prodotto in sé e per sé, la quale non necessita di essere presentata ed etichettata da un logo in bella mostra.
Essenza, non apparenza
A differenza del fast fashion che ha come obiettivo quello di produrre una grande quantità di abiti in tempi brevi e con materiali standard, il quiet luxury ha invece uno scopo del tutto differente. L’idea di fondo è quella di valorizzare i capi d’abbigliamento, il cui acquisto possa equivalere a un vero e proprio investimento, dal momento che ogni vestito è in grado di resistere non solo allo scorrere del tempo in termini di durabilità, ma anche al passare delle mode.
Tutto questo, di conseguenza, cammina a braccetto con il concetto di sostenibilità, spingendo le persone all’acquisto di abbigliamento di lusso in maniera più consapevole, destinando il budget che si ha a disposizione per l’acquisto di vestiario a pochi e selezionati capi, evitando di acquistare numerosi indumenti riservati a singole stagioni o tempi relativamente brevi.
Insomma, l’attenzione è di nuovo rivolta all’essenza e non all’apparenza di un determinato abito, destinato a durare per tutta la vita e porsi come capo intramontabile da custodire nel proprio guardaroba.