La più famosa è senza dubbio la Birkin: una borsa di Hermès disegnata nel 1984 e dedicata all’attrice e cantante Jane Birkin che, leggenda vuole, ne abbia ispirato la creazione. Dalla prima uscita ad oggi la firma ha messo in commercio innumerevoli oggetti diversi per materiali, finiture, persino costi, ma si è trattato sempre di oggetti capaci di trasformarsi per molti in veri e propri oggetti del desiderio. La Birkin non è sola, però, nell’Olimpo delle borse più belle di tutti i tempi e quella che segue è una classifica, per nulla esaustiva, delle hit bag più amate di sempre.
Hermès, Valentino, Dior: di chi sono le borse più belle di tutti i tempi
Classifica che, per molte posizioni, è occupata – e non potrebbe essere diversamente – da una serie di borse a battesimo, come le definiscono gli addetti ai lavori, borse cioè che le maison di moda hanno dedicato a vip e personaggi famosi che amavano indossarle o che hanno avuto un ruolo chiave e d’ispirazione nel disegnarle. Tra le borse più belle di tutti i tempi c’è, per esempio, la Lady Dior: la casa di moda francese ha ribattezzato così quello che era già un modello molto amato dai propri clienti, in matelassé e con tracolla, dopo che, a partire dal ’95, Lady Diana si fece fotografare spesso con indosso un suo esemplare. Anche la Jackie di Gucci, oggi tra le hit bag più amate e per cui le appassionate di moda sarebbero disposte a pagare cifre considerevoli, è una borsa omaggio a una first lady, Jacqueline Kennedy.
Grandi classici, e tra i modelli più venduti, sono anche le borse con fantasie e monogrammi aziendali. Chi non conosce, infatti, la Speedy di Louis Vuitton: su tutto il bauletto, eccezione fatta per manici e zip, è riportato il logo della casa madre. Anche sull’iconica Baguette di Fendi la doppia F marrone su fondo beige fa da fantasia e c’è chi include nella classifica delle borse più belle di tutti i tempi anche la Dionysus di Gucci, nonostante sia una borsa di uscita piuttosto recente, in cui l’elemento grafico della doppia G è predominante. L’elenco potrebbe continuare a lungo, ma tra le hit bag più amate di sempre ci sono anche modelli, come alcune borse Valentino, in cui a fantasie diventate iconiche per il brand o al logo aziendale stampato in ogni dove si sostituiscono monogrammi o finiture non meno iconici o facilmente riconoscibili: sulla Supervee di Valentino le iniziali della firma si trasformano in un’elegante chiusura, ma ci sono modelli come la Valentino Rockstud in cui bastano le speciali borchie dorate e smorzate a trasformarsi in dettaglio unico e inimitabile.
Non dovrebbe sorprendere di trovare tra le borse più belle di tutti i tempi anche oggetti “recenti” come il modello Rockstud di Valentino appunto: gli anni Duemila sono stati per una qualche ragione un momento d’oro, infatti, in cui le firme del settore si sono ritrovate a “sfornare” oggetti che sarebbero diventati dei veri e propri must. Basti pensare alla City di Balenciaga o alla Falabella di Stella McCartney.