Sanremo 2015 seconda serata, le meglio e le peggio vestite

Spread the love

Charlize Theron. L’approvazione è talmente scontata ed unanime che non serve dire nemmeno che è la migliore tra le meglio vestite, perchè era un incanto dalle morbide onde dorate dei capelli. Con quei lampi di bronzo ad illuminarle lo sguardo.

Con quelle sottili braccia appena tornite e quell’elegante bellezza statuaria esaltata dall’abito peplo lungo e nero con dettagli d’oro a sottolineare le belle spalle e il decoltè. Potremmo aggiungere il sorriso più luminoso dello sguardo ma non è necessario. La creatura più incantevole sul palco dell’Ariston.

Così passeremo all’oro e all’argento di Rocio Munoz Morales: la valletta spagnola convince con i due abiti lunghi dalla silhouette a sirena: uno total gold con bustino adatto a sottolineare le sinuosa e sottile di Rocio e l’altro con ampia scollatura sulla schiena e dai bagliori lunari.

Poi viene Nina (Simone) Zilli che, oltre al nom,e ha rubato alla sua musa ispiratrice tanto dolore e ispirazione con il brano “Sola” presentato quest’anno. Ed era bellissima, perchè lei lo è sempre ed è sempre accompagnata dalla garanzia Vivienne Westwood: anche con l’abito dalla corta gonna e dall’ampia blusa, drappeggiata. Pizzo chantilly dorato  con fodera rossa al di sotto e pump dello stello colore. Vintage eclettico.

E anche la Tatangelo, dal viso forse più fresco del solito e molto più elegante del solito: era bella nel suo abito lungo minimal Black&White dalla gonna fluida e appena svasata. Concludiamo le note positive con una discreta Irene Grandi, rocker raffinata ma, a questo punto, tanto valeva un tocco femminile in più. Magari un bello stiletto.

E così arriva Bianca Atzei che si affida al conterraneo Antonio Marras. Molto carina,  per carità ma forse il corpetto con applicazioni gioiello Black&White e la fluttuante gonna trasparente in tre colori e in più stampata era eccessiva.

Mancano le vallette. E sono loro la sola nota dolente. Eppure sul palco come cantanti sembravano avere stile. E abbiamo ottimi ricordi di Arisa che ora sembra uno dei ritratti intagliati su un cammeo: con quella “facciotta” piena e quel seno enorme  e fiocchi e ruches e nastri. Forse è comunque meglio in corto.

Ed Emma, beh: non solo gli abiti  d’ispirazione”ballerina di Flamenco” e “torero” con pizzo marchio di fabbrica  di Dolce & Gabbana… Ma perchè copiare anche acconciatura e orecchini da Bianca Brandolini d’adda nell’ADV dei carretti e dei limoni? Se tornasse al tuo tocco rock sarebbe assai più fresca, divertente, credibile…

Lascia un commento