Dopo lo scandalo Moncler legato alla realizzazione di famosi giacconi con piume d’oca, provocando sofferenza agli animali e utilizzando manodopera localizzata all’estero, arriva Elisabetta Franchi che in realtà aveva preso la sua decisione in tempi ancora non sospetti.
Prendendo una posizione netta, la stilista del brand ha dichiarato: “Troppa crudelta’”. Per questa ragione la Franchi, che sfila a Milano dallo scorso anno, ha annunciato che non utilizzerà più piume di origine animale ma solo “materiali sintetici di prima qualita’, adottando sistemi innovativi e sperimentali”.
Tale decisione era già stata presa dopo l’incontro dello scorso gennaio tra la stilista e il designer bolognese Simone Pavesi, responsabile LAV (Lega Anti Vivisezione) campagna pellicce, dopo che la Franchi aveva avuto modo di vedere a quali sofferenze e atrocità erano sottoposti i volatili, a cui le piume vengono strappate quando sono ancora vivi.
Già nella presente collezione A/I 14-15 infatti ben tre piumini su dieci, di quella che era una collezione in produzione sono stati sostiuiti con materiali di origine animale con altri ‘cruelty free’, cioe’ “senza crudelta”. Ad essere banditi dalle collezioni saranno anche l’angora e la pelliccia vera.
Il cartellino che li correda, in negozio, spiega la problematica e tenta di creare consapevolezza nel cliente.
Per quanto riguarda Moncler, la Franchi si augura che l’azienda presti “maggior attenzione all’argomento e che in futuro riesca anche a inserire capi realizzati con materiali sintetici”.
Il suo impegno proseguirà con una collezione lifestyle che sarà messa in vendita a Natale e il cui ricavato andra’ devoluto proprio agli animali”.
Elisabetta ha inoltre aderito alla campagna “A nudo per amore” promossa dall’Enpa, creando un taccuino il cui ricavato sarà interamente devoluto in favore dei canili.
L’obiettivo della stilista è quello di portare avanti il suo progetto di moda alternativo che si fonda sulla sua idea per la quale il vero lusso è quello di salvaguardare il pianeta.