Ha suscitato un certo scalpore e ve la mostriamo qui: si tratta di un video della campagna adv della collezione Primavera-Estate 2013 del brand Silvian Heach. Firmata da un artista della fotografia come Terry Richardson che ha deciso di puntare, al solito diremmo , su “sensuali allusioni”.
Gli scatti ritraggono semplicemente una ragazza vestita, in una vasca da bagno, di quelle dal tocco retrò, con i piedini. Si dà però il caso che, a farle compagnia sia non un ragazzo, ma due. E che entrambi le rivolgano le loro “attenzioni”, arrivando a… sfilarle la biancheria intima da sotto la gonna.
Nemmeno a dirlo, più di una voce di protesta si è alzata, ancora e lo scrittore ed illustratore Gabriele Clima è arrivato scrivere una mail alla direzione marketing di Silvian Heach, ovvero alla persona di Natascia d’Isa che, riassumendo, recita:
“L’ultima immagine che lei ci regala (perché le immagini tutto vendono gratuitamente) è sapientemente costruita da Terry Richardson sui canoni aurei della pittura classica, con riferimento particolare – lei lo saprà di certo – al triangolo leonardesco… Ma l’obiettivo della sua azienda (o della sua persona, c’è differenza?) è più alto di questo troppo discreto impegno culturale; è la mercificazione del corpo e dell’anima secondo il pensiero, più moderno e senza dubbio più stimolante, della donna da avere, da guardare, da spogliare, da comprare…”
E’ davvero così? O possiamo concedere alla moda, al suo mondo fondato sulla bellezza e sulla sensualità, di vivere in un mondo a se stante, fatto di creazioni e di fantasie che solo in parte possono essere riportate al mondo reale?
Chiediamo a voi di rifletterci, fatto sta che la campagna deve aver centrato il bersaglio, visto che siamo qui a parlarne (scriverne) e a mostrarvi il video di backstage dell’adv. Da poco diffuso dal brand sui social network cavalcando l’onda della protesta, appunto.