Nemmeno sembra opportuno chiamarla moda, si tratta naturalmente di un vero e proprio movimento, o meglio, di una cultura legata alla musica. Ma noi parliamo di moda nel vestire, di uno stile che dal punk e stato plasmato a partire dagli’70 fino ad oggi.
In un percorso che viene raccontato proprio da una mostra intitolata “Punk: Chaos to Couture”, ospitata dal MET Constume Institute di New York, a partire dal 9 maggio e fino all’11 agosto 2013.
Il percorso sarà articolato in sette gallerie, ciascuna dedicata ad un’icona del punk: Richard Hell e il CBGB di New York, Malcom McLaren e Vivienne Westwood con la loro boutique Seditionaries di Londra e Jordan, icona dello stile punk londinese.
Con un’esposizione di circa 100 outfit femminile e maschili che includeranno sia capi originali degli anni ’70 che vere e proprie creazioni couture.
Nella gallery, un assaggio della Mostra, per ulteriori informazioni, c’è la pagina dedicata sul sito del MET.
Tra le firme Vivienne Westwood in prima fila ma anche, tra gli altri,Hussein Chalayan, Dior, Dolce e Gabbana, John Galliano, Nicolas Ghesquière (Balenciaga), Viktor & Rolf, Marc Jacobs, Karl Lagerfeld, Martin Margiela, Alexander McQueen, Moschino e Riccardo Tisci.
E, a proposito della mostra Andrew Bolton, curatore del Costume Institute ha affermato:
“Fin dalle origini il punk ha avuto un’influenza incendiaria sulla moda. Nonostante la democrazia punk sia da sempre in contrapposizione con l’autocrazia della moda, i designer continuano ad appropriarsi dei codici dell’estetica punk per catturarne la ribellione giovanile e l’impatto aggressivo”.
Fashioniste dall’allure punk… New York calling!