Quarta serata per il Festival di Sanremo, che ieri sera in fatto di look ha lasciato molto a desiderare. Luciana Littizzetto ha giocato con la storia esibendo repliche di abiti che sono stati indossati da personaggi chiave delle passate edizioni del Festival dagli anni ’50 fino ad oggi. Debutta sul palco con l’abito di Nilla Pizzi con il quale cantò Papaveri e Papere nel 1952, avorio con ricami in argento e sottogonna in tulle. Ma il bello deve ancora venire, con lo chemisier azzurro che fu di Caterina Caselli nel 1966.
“Sembro Emzo Paolo Turchi all’uscita dell’Isola dei Famosi…Mi sento a mio agio come Giovanardi su un carro del Gay Pride…”
Beh effettivamente con il casco d’oro non è che Luciana stia molto bene. Ma apprezziamo la totale ironia della piccola grande artista. Le creazioni “normali” della quarta serata erano firmate Kristina Ti. Ci piace il completo tuxedo con manica 3/4, pantaloni tagliati al polpaccio in satin con ricamo gioiello sul collo. E solo cambio di giacca per il look successivo, con giacca, appunto manica corta in lurex e con rouches posteriore sul fondo.
Ci piace anche la scelta di sciogliere i capelli, che ha “svecchiato” decisamente il look di Luciana. Nota stonata invece per le scarpe, di Rizieri, che sembrano più adatte per una serata sui cubi che per il palco di Sanremo.
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