Vi avevamo annunciato Bar Rafaeli in Roberto Cavalli che, quando non è troppo chiassoso, tira fuori della creazioni incantevoli: e tale era l’abito turchese, con motivo a farfalla sul bustino di cui vi avevamo mostrato il bozzetto e che, indossato da Bar in carne e ossa, era un sogno fatto di mousseline di seta.
A confronto la tunica color avorio da Angioletto del Presepe della Littizzetto non era nulla di indimenticabile, soprattutto in abbinamento alle calze nere coprenti. Carino invece il colletto gioiello (must have di questa stagione fredda) di strass applicato sullo scollo.
Graziosa invece era Eleonora Pedron in abito magenta con scollo a V e spalline larghe e con profondo spacco centrale: chiffon, tulle e balze e, a completamento, un discreto collier rosa.
Carla Bruni si è presentata alla kermesse credendo di essere ancora la premiere dame all’Eliseo, con tailleur pantalone grigio che più sobrio non si poteva fino a sfiorare la banalità. Mentre il completo in pizzo nero indossato alla seconda uscita dalla Rafaeli non lo rendeva affatto giustizia, ovvero come rendere le gambe di una top model simili a dei cotechini.
Approvazione, invece per Malika Ayane in Lorenzo Riva: total black per l’abito lungo con strascico, spalline rinforzate e scollo sulla schiena a lasciare in vista il coloratissimo tatoo floreale .
Peccato per il capello ancora platino (come temevamo) e per le unghie troppo corte. Male assortite le tre campionesse di scherma e sospese tra un look mimal-sciapo e l’effetto dama di compagnia della regina Maria Antonietta.
Invece adorabile Annalisa Scarrone in Blugirl (ma qui sono un pò di parte) con un look adatto alla sua giovane età: tutto nelle nuance neutre dagli shorts in pizzo doppiato alla blusa trasparente a piccoli pois, chiusa da bottoncini sulla schiena.
Vi lasciamo con la sopresa del décolleté della Littizzetto svelato da un inserto trasparente sul seno: plauso per la cintura metallica rigida ripresa dal bracciale.
E continueremo a commentare insieme durante la giornata.