In passerella AndrejPejic, il modello che rappresenta il concetto androgino per antonomasia. Ed è proprio il gioco maschile femminile portato in scena da Jean Paul Gaultier, che è un pò il suo cavallo di battaglia, mischiare i capi del guardaroba di lei, con quelli di lui e viceversa. Così non mancano i capi must della Maison, come la gonna plissè, che porta l’uomo, posata sui fianchi, attaccata ai pantaloni.
Anche l’accessorio di punta è ispirato all’universo femminile. E’ il guanto lungo, in pelle portato in maniera provocatoria su di una t-shirt in pizzo, o in lana coordinato con il dolce vita a collo alto. I pantaloni sono a vita altissima, ma è la tuta la vera protagonista della collezione autunno inverno Jean Paul Gaultier.
Costruita come a creare un illusione, l’illusione di vedere una giacca doppio petto su un pantalone a vita alta, ma che in realtà è un capo unico, così come l’abilità sartoriale di far sembrare un’altra tuta un cappotto sfumato. Ed è proprio la tuta che chiude la passerella, in una versione retrò in maglia, come quelle usate in tempi lontani dai nostri bis bis nonni, come capo di biancheria intima, per sfidare il freddo sotto gli abiti ufficiali.
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