Una scelta “intima” e nostalgica quella di Moschino, sfilare all’interno dello storico ristorante Giannino aperto da oltre 100 anni, dove Franco Moschino presentò la sua prima sfilata della Maison italiana. Un inno al tartan, vero protagonista della collezione autunno inverno 2013-14, andata in scena ieri in occasione delle sfilate milanesi. Abiti plaid, cappotti, pantaloni, e parka, tutto si veste dei motivi a quadri nati nelle Highlands scozzesi.
Anche per l’uomo Moschino, la giacca è un elemento fondamentale del guardaroba, da portare con il maglione sotto, con chino in lana o velluto o con pantaloni skinny. Dopo una partenza british punk, ma molto soft e decisamente urban, la passerella si popola di biker, pronti a cambiarsi d’abito e indossare di nuovo una giacca, magari ispirata ai vecchi smoking bianchi con revers in nero.
La sera porta completi di velluto total black, che come l’uomo di Vivienne Westwood, indossa con rigorosamente con il papillon. La sfilata si chiude con una serie di capi con stampa all over, che raffigura un paesaggio metropolitano. Anche sulla passerella di Moschino uno dei colori protagonisti è l’azzurro acceso, presente in quasi tutte le collezioni presentate a Milano in questi giorni.
La collezione firmata Bill Shapiro, direttore creativo di Moschino, sembra essere alla ricerca di “qualcosa di più facile”, più vendibile, non credete?
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