Ed ecco che Ermanno Scervino sfila a Pitti Immagine Uomo, a Firenze, nell’incantevole cornice manieristica del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. A calcare le passerelle sono le creazioni della collezione Uomo e della precollezione Donna per i prossimi Autunno/Inverno 2013/14.
E con oltre sessanta uscite in una sfilata, Scervino dichiara tutte le sue innumerevoli fonti di ispirazione prima tra tutte la stessa Firenze, sede della Maison, con il suo simbolo, il giglio e gli incantevoli paesaggi che la abbracciano. Ed è un gioco continuo di contrasti ed equilibri: così, nella Collezione Uomo, si fondono la tradizione del tayloring maschile, il rigore e l’eleganza e, allo stesso tempo, la spigliatezza, lo humor e la dinamicità delle forme.
Protagoniste sono le giacche dai revers contenuti, così come i blazer e la maglieria: questa realizzata tramite lavorazioni preziose talvolta manuali, con reti in tricot a contrasto che si sovrappongono a pull raglan.
E, ancora, i cappotti, in morbidissima pelle nera che sembra tessuto e che nasconde un’anima tecnologica e le sofisticate cravatte dal tocco casual e dal sapore early sixties e anche un pò “Dolce Vita”. E così i capelli, i feltri e le scarpe decisamente maschili dalle punte e morfologie arrotondate.
Si mescolano anche materiali e textures come camoscio e tessuti laccati lucidi, flanelle e trame “occhio di pernice” e citazioni sporty. E poi velluto plein total black bordato da un piping dandysh in gros per la sera.
La palette cromatica è invece un trionfo di grigio in tre declinazioni: dal piombo a una tonalità leggera di nero assoluto, a quella animata da riflessi blu. Con un’unica concessione al bordeaux.
Per la Donna colpiscono le linee che disegnano il corpo, seguendono le forme e arrendendosi talvolta con morbidezza. E poi i tessuti, le textures e le stampe: fourreau in pelle nera o in suede cognac, palazzo pajama nella grisaglia evidentemente protagonista anche della collezione maschile oppure in panno avorio.
E poi il pitone e la pelle intagliata con con ricami e ajour floreali e fitomorfi e inserti teatrali. E il dentelle morbido e dall’effetto vintage.
Le nuance dominanti sono anche qui quelle dei grigi, verso il nero e i candidi, fino a quella opalescente del “cenere di rose”.