Con il suo irresistibile bouquet floreale di Rosa Damascena, Gelsomino Sambac e Tuberosa Indiana J’adore è sicuramente uno dei profumi più famosi e riusciti della Maison Dior.
E a renderlo incredibilmente attraente e, senza dubbio, anche il suo flacone un’anfora di vetro slanciata cinta al collo una collana Masai, che sembra sia stata immersa in un bagno di oro liquido. Poi è arrivato J’Adore l’Absolut, con l’aggiunta delle Assolute ad amplificare la fragranza e il liquido si è fatto più ambrato e l’ampolla pi massiccia. Ne è quindi arrivato da un mese, circa, un’edizione limitata che è lusso allo stato puro.
O forse l’essenza stessa dell’edonismo: fatto sta che il nuovo packagin è stato creato dall’artista Jean-Michel Othoniel e dai soffiatori di vetro Salviati di Murano.
Lo si trova, ad esempio, a la Rinascente Duomo di Milano al prezzo di 2.500 euro per la confezione limitata e numerata da 40 ml + 3 ricariche da 15 ml.
Un’esaltazione di ciò che è prezioso, barocco, costoso e uno schiaffo, eticamente un tantino scorretto, alla crisi. Proviamo a considerarla un’opera d’arte.