Maison Martin Margiela punta all’essenza nella collezione prêt-à-porter per la PE 2013. Le passerelle della Paris Fashion Week hanno visto scorrere silhouette geometriche e quasi disegnative, se non fosse stato per i volumi che abbracciavano e coprivano i corpi, che li rivestivano come racchiudendoli in una scultura pulita e minimale, che vive di vita propria e che evita di sottolineare le forme sottostanti.
Ed ecco abiti che sono macro t-shirt e che cadono su gonne lunghe e i top più aderenti sono subito bilanciati da pantaloni ampli e morbidi. Eppure il corpo e la pelle esistono sotto la scultura e appaiono da un scollo, a cuore o asimmetrico, tra un manica ed un lungo guanto, da una tunica monospalla, da un drappo o attraverso uno spacco.
E se essenziale è la forma, essenziale è anche la gamma dei colori: bianchi, neri e grigi. Anche qui se non fosse per il fatto che il grigio e il bianco sono indagati e utilizzati in tutte le loro sfumature: dal latte, al gesso, al rosato, come perle differenti; fino alla semi-trasparenze che lasciano intuire il colore della carne, ed ecco che dietro la statua riappare il corpo. E poi compare anche un nuovo colore, una punta di viola che attraversa il catwalk.
Ed è questo negare il corpo, per poi mostrarne delle parti, che riesce a risultare sensuale pur nel minimalismo che poco femminile sembrerebbe.
Photo Credits| Grazia.it