Dopo dieci anni come direttore creativo di Lanvin, Alber Elbaz cambia rotta. “Una nuova partenza…Io riparto” così lo stilista dichiara nel dietro le quinte prima della sfilata e questa è la realtà. Abbandonati drappeggi e abiti ridondanti, Lanvin subisce una pulizia totale. La collezione è ricca di geometrie, astrazione e high-tech, condita con elementi romantici tanto amati da Alber Elbaz, come i fiocchi. Anche in Lanvin si percepisce un’ispirazione orientale, già trovato in Prada e Mugler.
Asimmetrie, tagli decisi e la scoperta audace del corpo con schiene scoperte, scolli profondissimi sul decollté sono le novità fondamentali del nuovo Lanvin. Il nero è il vero protagonista della collezione, con inserti in bianco, cedono poi il passo ad una serie di colori decisi come il giallo, il pavone e il fucsia che chiudono la passerella con tubini a guscio. Giacche smoking con tanti giochi della già citata asimmetria e tanti monospalla per gli abiti corti e lunghi.
La geometria e il rigore delle costruzioni sono addolcite dai tessuti preziosi, dalle lavorazioni che si avvicinano molto alla haute couture e ad elementi simbolo della Maison come le pietre e i cristalli che abitano anche in maniera totale alcuni abiti da sera. Fiocchi come cinture e come elemento decorativo su spalle e decollté. Standing ovation alla fine del catwalk, gli ospiti e gli addetti ai lavori apprezzano non poco la nuova era Lanvin e voi cosa ne pensate?
Immagini | Credits Getty Image
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