La boutique romana di Louboutin a Roma non poteva che trovarsi in un angolo di Piazza S. Lorenzo in Lucina, al n. 22 per l’esattezza. E pure in quell’angolo ieri non passava inosservato, tra cordoni rossi e flutes di champagne della migliore qualità che si spostavano nelle mani di donne con, ai piedi, già le suole rosse del loro amato Christian.
L’inizio del Cocktail e Champagne Party era previsto per le 18.30 ma, fino alle 20.00, dell’amato shoes designer non c’era traccia, mentre nell’aria aleggiava il senso di attesa, come ad un concerto in cui le fans agguerrite aspettano il loro idolo e ingannano il tempo cantando le sue canzoni.
In questo caso, il tempo è trascorso tra l’euforia generale: chiacchiere (molte in francese) in negozio e prova di ogni incredibile modello di scarpa, sempre con flute alla mano e chiacchiere nel salotto all’aperto dell’antistante piazza romana, in cui era stato organizzato il buffet. Questo fino all’arrivo di Christian, con la sua aria estremamente divertita e, a tratti, turbata dall’eccesso di attenzioni.
E tra i lampi continui dei flash, più di una donna è andata ad abbracciarlo sussurandogli: “Christian, J’adore tes Chaussures” ! Ovvero: ” Christian, io adoro le tue scarpe!”. E lui che rispondeva, immancabilmente a tutte: “Merci Bieeeeeeen!”, ovvero: “Ma grazie miiiiiille!” ma che sembrava voler dire: “Ma Signora! Che ovvietà…”
E mentre in piazza Monsieur Louboutin, si intratteneva con personaggi del calibro dello scenografo Dante Ferretti e di sua moglie Francesca Lo Schiavo, mi è venuta voglia di tornare nel negozio vuoto. E’ quasi minuscolo, uno scrigno prezioso. Oppure avete presenti i cofanetti di ebano porta-gioie, magari con carillon? Quelli rivestiti di stoffa rossa con specchio all’interno, con bordo color oro? Quelli in cui vengono stipati anelli, spille e brillanti?”.
Beh, la sensazione era proprio quella di entrare all’interno di questi: uno spazio rettangolare con specchi su ogni parete e sul fondo come una lamina d’oro traforata con mensole su piani diversi, collegati da minuscole scale, come se le scarpe dovessero salirle. Ma quelle scale sembrano anche ventagli e su altre pareti è il travertino bianco, intagliato come un diamante. E la luce di fondo è soffusa e accogliente.
Il progetto (di Erich Clough) è una citazione di Roma Antica ma anche con l’aspetto della stanza segreta di una piramide egizia, con un tesoro di Vampanodo con fiocchi di satin, di pumps Asteroid con cristalli sulla punta e di classiche Filo color nude (per allungare la gamba, come insegna Christian). E gli stessi cristalli e cuspidi sono anche sulle preziose mini-tracolle…