Da individuo di sesso femminile che si rispetti non muoio per il calcio. Ma lo osservo con curiosità come quasi tutte le cose che mi circondano. E così ieri, tra cucchiaiate di gelato e passate di smalto sono arrivata a guardare i calci di rigore dei Quarti di Finale degli Europei. E cronaca nota che l’Italia abbia vinto sull’Inghilterra per 4-2 ma volevo raccontarvi dell’incredibile eccitazione che mi ha invasa mio malgrado. Avevo la mente vuota di colpo e devo così essere d’accordo con quanto afferma un mio amico: mentre le donne passano il tempo a struggersi pera more i maschi si alleggeriscono con il calcio.
E probabilmente Aleksej Kirillovič Vronskij guardava partite in tv di nascosto mentre Anna Karenina finiva sotto un treno. Ma c’è da dire che le partite fanno molto bene anche a noi… Non fosse altro per quei 22 in campo. E proprio ieri mi dicevo di come ormai i giocatori spesso siano trendy, persone con gusto e dotati di cultura. E in effetti il loro legame con il mondo della moda è strettissimo: così non è un caso che lo stilista Domenico Dolce di Dolce & Gabbana, che si è messo alla prova come fotografo, abbia deciso di immortalare dei calciatori.
Nel volume fotografico “Campioni” , edito da Rizzoli sono stati immortalati 67 calciatori ed ognuno di loro interpreta un “personaggio” aiutato dagli abiti e accessori del brand. Tra i protagonisti nella Nazionale Italia agli Europei, Antonio Nocerino e Kevin Prince Boateng e Stephan El Shaarawy, detto il Faraone del Milan, Stefano Sabelli difensore della Primavera della Roma e ancora calciatori che sembrano nati per fare i modelli per doti fisiche o per stile come Radja Nainggolan del Cagliari, Robert Acquafresca del Bologna, Davide Astori del Cagliari e Fabiano Santacroce del Parma.
Dolce ha saputo realizzare impeccabilmente immagini di bellezza per nulla banali, pulite e interessanti di cui potrete godere sfogliando il volume, in vendita nelle boutique Dolce & Gabbana da Luglio. In più, con il ricavato delle vendite si andrà a sostenere l’AriSLA, la Fondazione Italiana di Ricerca per la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Ovvero come unire l’utile al (decisamente) dilettevole.