Dal prossimo 3 maggio, al Copenhagen Fashion Summit design e tecnologia saranno all’insegna del glamour sostenibile con numerosi protagonisti di calibro internazionale, provenienti da Vivienne Westwood , Gucci , PPR, H&M, Marks and Spencer, Financial Times…e C.L.A.S.S.
Relatori di levatura internazionale, mille aziende partecipanti, quindici designer nordici e i loro capi, realizzati con tessuti di ricerca, innovativi, “responsabili” made in Italy provenienti dall’eco-library di C.LA.S.S.
Ci sarà una vera mostra di abiti e di couture realizzata da designer internazionali grazie alla collaborazione del Green Carpet Challenge di Livia Firth, moglie di Colin e all’eco-library di C.L.A.S.S.
Ecco alcune sorprese che riserva il Copenhagen Fashion Summit in scena nella capitale danese il 3 maggio, organizzato da NICE – istituzione in cui confluiscono le cinque camere nazionali della moda di Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Finlandia – con la collaborazione di C.L.A.S.S., la piattaforma internazionale nata nel 2007 per promuovere prodotti e processi eco compatibili nel tessile abbigliamento.
Tutti i tessuti e i materiali sono stati forniti da C.L.A.S.S. (Creative Lifestyle and Sustainable Synergy) e provengono da aziende italiane con lo scopo di dimostrare, attraverso i manufatti dei marchi partecipanti, che glamour ed etica, industria del fashion e rispetto dell’ambiente, possono andare di pari passo.
La collaborazione tra NICE e C.L.A.S.S. è stata varata nel 2009, con il medesimo obiettivo: comunicare al consumatore finale che “bello e sostenibile” è un fine che si può e si deve raggiungere, attraverso un preciso piano decennale ed una accurata “code of conduct”.
All’evento ci sarà la presenza di un’area dedicata alla partnership siglata lo scorso marzo tra Green Carpet Challenge, progetto creato da Livia Firth insieme alla giornalista britannica Lucy Siegle al fine di dimostrare che capi ethically fashionable possono esistere, e C.L.A.S.S. mette a disposizione i materiali di ricerca e responsabili. GCC e CLASS esporranno degli outfits couture realizzati da stilisti di caratura internazionale con i tessuti provenienti dalla eco-library di C.L.A.S.S.: l’abito indossato dalla stessa Livia Firth ai recenti Golden Globe (Giorgio Armani), quello mostrato alla cerimonia degli Oscar (Valentino) e i tuxedo creati per Colin Firth (Giorgio Armani e Paul Smith).
Al summit verranno inoltre conferiti due importanti premi, offerti da parte di due partner C.L.A.S.S., da destinare all’azienda che verrà proclamata vincitrice: Il White Award, Newlife Honorable Mention. In giuria: Vogue, Nina Ricci, Glamour, H&M e Giusy Bettoni (C.L.A.S.S.). Chiamata a valutare le creazioni come textile advisor della sfilata che si terrà il 3 maggio dei seguenti brands: Ásta Créative Clothes, Baum Und Pferdegarten, Day, Erik Bjerkesjo, Haaning Htoon, Hanna Felting, Ivana Helsinki, Marimekko, Mika Moddiggård, Mundi, Nanso, Noolan, Norrback, Rützou, 8045.
Il summit sarà altresì occasione per vagliare e fare il punto sui comportamenti dei consumatori e sulla loro attenzione al tema ambientale nell’acquisto di moda.
Tra i relatori al convegno, nomi di spicco: Vanessa Friedman del Financial Times, Rossella Ravagli di Gucci, Holly Dublin di PPR, Helena Helmersson di H&M, Giordano Capuano di Vivienne Westwood, Mark Sumner di Marks & Spencer, Anne Prahl di WGSN, Michael Schragger della Sustainable Fashion Academy.
I tessuti ed i materiali presentati e forniti da C.L.A.S.S.: Conceria Tre Effe, Euromaglia, Furpile Idea, Lanificio Zignone, Mario Boselli Jersey, Meazza & Masciadri e Tessitura Taiana.