Ad ispirare la nuova collezione di MYKITA è stato l’architetto svizzero Le Corbusier e la sua passione per gli occhiali neri, spessi e tondi.
Alexandre Herchcovitch ha realizzato per il brand due nuovi occhiali da sole per la stagione Primavera / Estate 2012 che sono un omaggio alla forma rotonda.
I modelli REGINA e GOLDA, sono una reinterpretazione del classico stile anni ’30 e alla ricerca di una nuova gamma di colori.
MYKITA & Herchcovitch. Alexandre Herchcovitch parlando della collezione ha dichiarato:
Amo lavorare con colori che non ho mai usato prima. Questa stagione è fortemente influenzata da stoffe vintage stile anni ’50 e ’60, i cui colori intensi sono sbiaditi nel corso dei decenni.
Le tonalità pastello sono state decisive nella scelta dei colori per i nuovi modelli e sono l’elemento principale della collezione Primavera / Estate 2012.
Sarà poi l’unione di occhiali e vestiti a completare perfettamente il look.
La forma degli occhiali, frutto della collaborazione di MYKITA con Alexandre Herchcovitch, si basa sugli occhiali preferiti da Le Corbusier … l’occhiale tondo, spesso e nero
Il modello REGINA, con le lenti rotonde ed un bordo esterno estremamente spesso, ha l’occhiale ultrasottile in leggerissimo acciaio inox , minimalista ed essenziale nella sua struttura. Forma, funzione e colore si sposano armoniosamente.
GOLDA è la seconda rivisitazione del modello storico, sembra essere stata tagliata con una forbice, manca una parte del bordo inferiore della Montatura e risulta ancora più sottile e filigranata del modello REGINA.
ARITANA ed ANAI, nati durante l’ultima collaborazione con lo stilista, vengono riproposti per la prossima stagione nelle nuove tonalità pastello.
I colori per la Primavera / Estate 2012 sono Vanilla, Rose, Stone e Black.
Il colore della montatura è abbinato a quello delle lenti: Vanilla con il marrone, Rose con il rosato, Stone con il grigio e Black con lenti nere.
I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce. Le forme primarie sono le forme belle perché si leggono chiaramente.
Fonte: Le Corbusier: Vers une architecture, Paris 1923