Katharine Hamnett, collezione etica per Coop

Da una parte c’è la Coop, italiana, con il suo brand Solidal Coop, che propone prodotti di commercio equo e solidale capi d’abbigliamento d’inclusi. Dall’altra c’è la stilista inglese Katharine Hamnett diventata famosa per le sue T-shirt di protesta: come la celebre sua maglietta con la scritta “58% don’t want Pershing”, indossata a un incontro con Margaret Thatcher nel 1984.

Così è arrivata la collezione P/E 2012, nata proprio dalla collaborazione della Hamnett con Solidal Coop.  Ne fanno parte mini abiti, T-shirt, polo, shorts, leggings per la donna. La collezione include, comunque, ma anche di capi uomo e bambino.

Di certo, nella collezione non potevano mancare le magliette di protesta, considerando anche che questo è l’anno internazionale della cooperazione internazionale.  Si trovano così magliette con scritte come “Together is possible”, o “Love”, “Stop and think”, “Knowledge is power”. Si tratta di una serie di espressioni celebri già comparse su creazioni della stilista.

D’altra parte, la provocazione continua ad essere il cavallo di battaglia della Hamnett che ha creato anche t-shirt con la scritta “No more fashion victims” e che saranno naturalmente indossate proprio da queste ultime.

Ma non si tratta solo di parole:la stilista è stata impegnata in moltissime campagne a favore dell’ambiente e la collezione è naturalmente in linea sia con la sua etica che con quelle del brand. E ciò è evidente, ad esempio dai materiali impiegati come il cotone bio e certificato Fairtrade, prodotto in India. Si tratta di un cotone  prodotto senza pesticidi e fertilizzanti chimici, e senza Ogm. Ed  è prodotto dai coltivatori locali come attività che consenta loro di uscire dalla povertà.

Tutto ciò di cui abbiamo parlato è espresso alla perfezione dallo slogan della campagna di lancio “vesto come penso”.

I capi,  sono in vendita nei punti vendita Coop dall’8 marzo, ma sono sono acquistabili anche online sul sito www.vestosolidal.it.

Fonte: elle.it