E’uno dei materiali migliori per farne delle borse, uno dei più piacevoli da toccare, stringere ed annusare. Ho sempre pensato che le borse di pelle fossero, in assoluto, le più intense… Eppure Giancarlo Petriglia non era dello stesso parere: non impazziva, anzi, per la pelle e lo riteneva un materiale difficile da gestire.
Poi è arrivato il momento della formazione presso l’ Accademia a Brera, dell’esperienza presso l’ ufficio stile da Trussardi e delle collaborazioni con Nicolas Ghesquière, Vincent Darré e Mariuccia Casadio… E’così è arrivata la passione per la pelle e le sue bellissime borse e, quindi, da settembre scorso il suo marchio, riconoscibile dal logo con due grifoni dorati.
Per non parlare del fatto che, nella pelle, sta tutta la tradizione artigianale italiana, proprio come quella dei maestri artigiani di Palermo, tra i quali è nata la primissima collezione primavera-estate 2012.
E la collezione include morbide e grandi borse da giorno ed eleganti clutch da sera. Ciò che più intriga è l’uso del colore e il contrasto tra i materiali: l’arancio con il pitone, la nappa di vitello dalle sfumature rosa e l’anguilla giallo zafferano è tinta in un caldo zafferano. E poi le decorazioni come le placche metalliche, le tracolline in maglia dorata, i manici in serpente ed i ricami di pietre e perline.
Fonte: Grazia.it