E dalla realtà delle strade di Roma, invase dal caos di scioperi, gente, manifestazioni, ti ritrovi nel mondo parallelo di Abitart di Vanessa Foglia, in via della Croce 46. Un mondo in cui è possibile che una gallina al guinzaglio se ne stia, dolce ed affettuosa, in braccio ad una biondissima modella. E che entrambe restino chiuse, per ore, all’interno di una gabbia, di quelle in cui starebbe bene un pavone con la sua coloratissima coda aperta.
D’altra parte, ti guardi intorno e ti sembra proprio di averla davanti a te, la coda del pavone, oppure di guardare all’interno di un caleidoscopio. Ovunque trovi barattoli pieni di piume colorate e poi tessuti, tanti tessuti leggeri e trasparenti o resistenti o lisci come il raso, a costruire insieme lo stesso capo dalla stampa optical, anzi floreale, anzi a righe o a pois. E ci sono linee che vanno in ogni direzione e bottoni, zip, fili e cinture. E i colori sono usati tutti e tutti insieme; sia i freddi, come nei deliziosi sandali verdi e blu, che i caldi: bellissimi insieme i toni del marrone, dell’arancio e del rosso.
Eppure alla fine tutto quadra, ogni singolo elemento esprime una sfaccettatura dell’anima, come si sa, troppo difficile da semplificare. Tutto questo si ritrova nelle creazioni di Vanessa Foglia e, in particolare, nei capi della collezione P/E 2012, presentata ieri, 27 gennaio, nello store del centro storico di Roma, con un evento del tutto particolare “ 4 Modelle e… una gallina”; non una sfilata ma una performance, nata dalla creatività della stessa designer di Abitart, che usa ogni forma di espressione, poesia inclusa, per esprimere il suo caleidoscopico mondo.
E mordendo un’ala di pollo ( in pendant con la gallina!) al fois gras, creazione dello chef Gaetano Costa, ho pensato a quando la collezione sarebbe stata messa in vendita (a breve!), alle donne che avrebbero indossato quelle tele dipinte in movimento, ma a più strati, come le ali di alcune farfalle o i petali di un fiore esotico: solo che puoi toccarli e sfogliarli per scoprirne gli elementi e goderti sensazioni tattili differenti.
Ho pensato, poi, al momento in cui, alle mille forme già presenti, quelle donne avrebbero aggiunto le loro di forme e avrebbero messo il tutto in movimento: nient’altro che trasformazioni sempre nuove e, per dirlo con Vanessa Foglia:
” Da un bozzolo sono rinata farfalla e volando nei miei pensieri ho trasformato i miei voleri”