Paula Cademartori e le sue borse invidiate da chi non ce l’ha

di La Redazione 0

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Era destinata a diventare medico, secondo il desiderio di suo padre, produttore di clip neurologiche di altissima precisione. Invece si è traferita da Porto Alegre a Milano e ora, le sue borse sono giù sugli scaffali di  10 Corso Como. Paula Cademartori ha solo 30 anni, eppure il suo talento è già evidente a tutti.

Dopo le lezioni universitarie, in design industriale, Paula frequentava un laboratorio di gioelleria e da lì proviene la sua attenzione per le fibbie, geometriche e curate fin nelle zigrinature dei bordi, considerate dalla stylist stessa, una sorta di firma del suo marchio. Quindi la scelta di frequentare un master all‘Istituto Marangoni, a Milano: prima ancora di finirlo, il prototipo di una borsa di Paula era già in produzione in azienda. Dopodichè è arrivato l’ apprendistato nell’ufficio stile di Versace, seguito dalla partecipazione al primo progetto Vogue Talents nel settembre 2009.

Riguardo alla strada scelta, al perchè ha deciso di dedicarsi proprio alla creazione di borse, è eloquente la dichiarazione rilasciata a Grazia.it:

“Le scarpe servono a sedurre gli uomini, mentre le borse custodiscono i segreti delle donne. E servono a fare morire d’invidia le altre”.

Su un’altra cosa la stilista non ha dubbi, la qualità dei pellami e della produzione devo essere quella propria della tradizione italiana; le forme, poi, devono essere classiche ma con un tocco tutto italiano. A questi ingredienti si aggiungono, nell’ultima collezione, ancora 100% made in Italy, naturalmente, i colori e l’allegria della terra di origine di Paula, il Brasile.

Pezzo di punta della collezione è la borsa Faye, un omaggio a quelle irripetibili atmosfere hollywoodiane di fine anni ’70”. E’ caratterizzata da una fibbia rifinita come un gioiello, da tasche a scomparsa e da dimensioni adatte per essere utilizzata sia come  borsa a mano che a tracolla.

La Faye è disponibile, come gli altri modelli, in diverse combinazioni di pellami… E, in proposito, la stilista brasiliana ha affermato:

“Accostare camoscio e nappa, vernice e raso, canguro e raffia è un po’ il mio vanto. I colori, invece, sono quelli brillanti della mia terra. “

Fonte: grazia.it

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