Dovremmo mai rinunciare ad un bicchiere di vino rosso e a della cioccolata fondente, magari quando siamo tristi per amore? Il giorno dopo, d’altra parte, possiamo sempre ripristinare l’equilibrio cosmico con una pattinata sul ghiaccio e due bicchieri di tè verde.
Di certo non potremmo comprare il vestitino di pelle di taglia 38, ma una 44 o una 46 andrebbero comunque bene, magari aggiungendo un sorriso con il gloss ed i capelli sciolti. Eppure la moda sembra non trasmettere lo stesso messaggio: 20 anni fa la media del peso delle modelle era l’8% in meno rispetto al peso delle donne normali. Oggi, è il 23 %, Così, ci ha pensato Plus Size Magazine, a protestare con una servizio fotografico/ campagna che mostra splendide modelle curvy, senza veli.
In particolare, colpisce e turba la foto che ritrae la modella russa, 28enne, Katya Zharkova, dalla taglia 14 (46 europea), che abbraccia stretta una giovanissima e magrissima modella. Ad accompagnare la foto è il motto della campagna, ovvero:
“Most runway models meet the body Mass Index physical criteria Anorexia”
La maggior parte delle modelle che sfilano in passerella, dunque, presenta un’indice di massa corporea pari a quello delle anoressiche.
Altre immagini mostrano la stessa burrosa modella, sempre immortalata senza veli e riporta altri dati come:
“50% of women wear size 14 or larger but most standard clothing outlet cater to sizes 14 or smaller”
Ovvero “il 50% delle donne veste una taglia 14 e anche più, eppure gli standard dei brand arrivano al massimo alla taglia 14 e spesso anche a meno”
Eppure nonostante la positività del messaggio, sono nate polemiche a non finire, a proposito dell’invito del Magazine a non fare acquisti presso le maison che fanno sfilare in passerella modelle di taglia 6 (ovvero tutte quelle di categorie A) e di spendere, invece, dove le taglie 14+ sono ben accette: quasi a pubblicizzare dunque, i brand che creano abiti per taglie comode…
Fonte: MarieClaire.it