Nel mondo della moda il nome di Vera Wang è sinonimo di matrimonio, celebri sono infatti le decine di abiti che ha creato per molte donne dello spettacolo (tra le altre citiamo Chelsea Clinton, Victoria Beckham, Jennifer Lopez, Uma Thurman, Kate Hudson e molte ancora), ma la designer americana di origini cinesi nasce come una fashion editor di Vogue America, dove è rimasta per ben sedici anni, che poi ha lasciato per un posto di direttore creativo da Ralph Lauren. Dopo un’esperienza di due anni presso una delle maison francesi più importanti, la Wang decide di camminare con le proprie gambe e apre l’atelier che la renderà famosa in tutto il mondo come designer di abiti da sposa.
Dal 2002 però Vera Wang rappresenta un punto di riferimento anche nel fashion system con le sue linee d’abbigliamento ready-to-wear con le quali riesce a esprimere tutta la finezza e la sensualità del mondo femminile. E così è stato anche con le pre-collezioni autuno/inverno 2012/2013, una collezione ispirata a Jane Birkin e all’Yves Saint Laurent di fine anni ’60 con una rivisitazione in chiave contemporanea.
Una collezione ruvida ma delicata allo stesso tempo, tutta giocata sul contrasto dei materiali e sulle sovrapposizioni. Ed è così che minidresses leggeri sono accompagnati a cappotti strutturati, a felpe che tagliano la vita e a maglie trasparenti. Trionfano le stampe e i pochi accenni di colore, decisamente fluo, che riescono a spezzare un racconto in nero e grigio di una collezione dalla sensualità appena accennata. La nota girlish è data dai calzettoni a coste che arrivano al ginocchio portati con decollétées con le nappine che lasciano la coscia nuda in stile scolaretta.
E per la sera Vera Wang pensa a pochi abiti dalle linee non troppo arzigogolate che spiccano più che altro per il colore: un verde quasi bianco, un arancione fluorescente, un viola acceso e inteso e un grigio perla.