Calvin Klein può essere di sicuro definito il brand della sobrietà e della monocromia, e anche con la presentazione delle pre-collezioni per la stagione autunno/inverno del prossimo anno, il marchio non si smentisce e fa ricorso ai suoi capisaldi e al suo marchio di fabbrica che lo contraddistinguono da ormai 40 anni. Lo stilista sceglie di far sfilare una collezione dalle linee pulite, una collezione che si concede pochi vezzi e che accontenta la donna più dinamica ed energica.
Tessuti plissettati che prendono la forma di longuette e cappottini al ginocchio dall’aria rigida e severa, tailleurs dalle spalle accentuate, a volte arrotondate in stile Fifties, il cui unico vezzo è quello di essere indossati sulla pelle nuda, completi che segnano una vita alta, sotto il seno in stile impero, solo che non c’è leggerezza, non c’è delicatezza e inconsistenza. Ogni capo della collezione sembra non volersi piegare ai movimenti del corpo, quasi non fossero di tessuto ma di un materiale più rigido.
Tra tutti i materiali prevale la pelle, che sia un total look, un modo per spezzare la ruvidità della lana, o solo un accessorio, è lei la vera protagonista della sfilata, ovviamente nei più classici dei colori, nero e beige, insieme a una monocromia (che diventa a tratti una monotonia) di colori neutri spezzata solo da un guizzo di arancione.