Fino a meno di due secoli fa anche qui in Europa le giovane e meno giovani spose adottavano, per il giorno del proprio matrimonio, un abito di colore diverso dal bianco. Anzi, la tradizione voleva che i colori dell’abito fossero decisamente sgargianti. Gli abiti da sposa, adornati di merletti e cuciture, fino al 1800 erano il must delle donne che si accingevano a fare la fatidica promessa sull’altare. In realtà il colore bianco ha preso il sopravvento in tempi più recenti, nel senso che questa usanza non risale alla notte dei tempi, ma al XIX secolo quando, introdotto dalla chiesa cattolica il dogma della vergine Maria, le ragazze iniziarono ad usare il bianco simbolo di purezza.
E per molto tempo il bianco doveva essere indossato dalle giovani donzelle, a motivo della loro verginità. Non molti anni or sono, coloro che non erano più evidentemente vergini (chi i sposava col pancione per esempio), erano giudicate spesso delle insolenti o comunque delle sfacciate. Al punto che si iniziò a “sporcare” più liberamente il bianco con altri colori: panna, crema, ghiaccio, sono solo alcune delle tonalità adottate dalle spose che decidono di non vestirsi di bianco.
A un certo punto poi il bianco é diventato davvero fuori moda, all’antica e i must have erano diventati appunto i colori di cui sopra. Oggigiorno finalmente, questa tradizione può essere seguita o meno, senza dover dare troppe spiegazioni a nessuno, ma é sempre il bianco quello che va per la maggiore. Si parla anche di qualche sposa vestita di rosso. Questo colore invece é tipico della tradizione cinese, le spose si vestono quasi esclusivamente di rosso, a volte dorato, usanza diffusa anche in alcune zone del Vietnam e dell’India. Non mancano però le fanciulle che, affascinate dalla cultura occidentale, decidano di rompere la tradizione asiatica per indossare un candido abito bianco.
Photo Credits | Thinkstock