E’ stata un’estate di righe: mini e maxi, fluo e seventies, che ancora resistono sulle maglie di autunno e sono sempre very cool abbinate a pois che diventano pallini e bolle trasparenti che si aprono nel nero.
Eppure l’inverno e la sua magia si preparano ad accogliere un nuovo trend: le stelle che cadono a tempestare abiti, accessori e scarpe. Ad introdurre le stelle sono stati, per primi, Dolce & Gabbana che le hanno utilizzate ovunque e senza limiti. Prendiamo ad esempio il dress nero di paillettes con grandi stelle bianche e luccicanti o gli abiti gialli e neri tempestati di stelle di diverse dimensioni, a contrasto.
Ancora piccole stelline nere decorano il classico abito femminile del brand insieme alle trasparenze del pizzo nero; si passa, così, all’etereo e svolazzante abito celeste, con stelle nere e alla giacca in flanella, dal mood più Eighties, con grandi stelle applicate sui revers; per chiudere con i leggins “stellati” e la pochette in pelle bianca con stelle e stelline. E sono solo alcuni esempi tratti dalla stellare collezione Dolce & Gabbana Autunno/Inverno 2011/2012.
Sulla scia ( è proprio il caso di dirlo) dei due stilisti, troviamo i collant di Aldo con stelle glitterate color oro e le décolletées con plateau o stelle bianche. Ancora, troviamo le stelle più cheap ed adatte a donne comuni, del cardigan in misto angora di Topshop e quelle, abbinate alle righe, della maglia di Pimkie.
Asos Petite propone, poi, un adorabile e abbordabile abito longuette con stampa jacquard a stelle e Asos l’abito corto nero con cintura in vita e stelle bianche, versione low cost delle proposte di Dolce & Gabbana ; mentre, per le serate d’inverno è perfetta la canotta con paillettes oro e stelle nere in paillettes di Mango o la maglia dello stesso brand, effetto vedo-non-vedo, con stelle blu elettrico.
A chiudere una panoramica, ancora potenzialmente vastissima, è l’incantevole collana di Emanuele Bicocchi: una cascata di stelle in argento 925, di cui ogni catena è stata, con una lavorazione particolare, imbevuta nello zolfo.
Fonte: Style.it