E’ uno degli elementi più femminili del guardaroba di ogni donna; indipendentemente dalla forma, dal tessuto e dal colore, è il foulard a dare un tocco da diva , se legato al collo o indossato in testa con maxi sunglasses; ed è sempre il foulard a dare un tocco particolare, se annodato ad una borsa, o a trattenere per giorni il profumo che abbiamo spruzzato sul collo, prima di indossarlo.
Si tratta di un accessorio da adorare, insomma. E a celebrarlo e raccontare la sua storia è il volume “Scarves” di Nicky Albrechtsen e Fola Solanke, edito da Thames & Hudson (40 euro circa). Si tratta di una guida illustrata ai foulard del XX secolo : si parte dall’Art Déco agli Swinging Sixties, si passa per la Hollywood degli anni ’50, per arrivare alla consacrazione definitiva del foulard, elemento-icona del look della principessa-attrice Grace Kelly.
Tra i foulard immortalati ci sono anche dei capolavori. come quelli dipinti da Henri Matisse, Salvador Dalì e Bernard Buffet. Inoltre, nel volume sono contenuti i consigli e gli indirizzi utili per i collezionisti di questo accessorio.
Gli amanti di foulard, pashmine, stole & CO. devono, poi, essere informati dell’esistenza della piattaforma The Creative Archives che ha sede a Firenze e che mette insieme i più grandi talenti mondiali nel design di foulard. È stata fondata nel 2010 da Laura Partington e Shwetal Patel.
Le due fondatrici della piattaforma, in un’intervista rilasciata a d.repubblica. it hanno spiegato il funzionamento ed il lavoro di The Creative Archive, dichiarando
“Collaboriamo con artisti e designer provenienti da diversi background e lasciamo loro completa libertà creativa. Lavorare con i foulard ci consente di offrire all’industria e al pubblico un prodotto artigianale di alta qualità.”
E, a proposito di foulard, hanno raccontato come essi:
” …sono stati indossati in modi diversi per tutto il mondo attraverso la storia; oggi possiamo riprendere qualsiasi cosa da qualunque posto, non ci sono regole. L’evoluzione moderna fa particolare attenzione alla qualità e all’estetica ma i tradizionali scopi multifunzionali sono gli stessi di secoli fa. Oltre a servire a uno scopo religioso e proteggere dal freddo, infatti, questo accessorio aggiunge eleganza a qualsiasi look.”
Fonte: d.repubblica.it