Sembra proprio che prima o poi, a tutti capiti, se non proprio di scrivere, di vedere il proprio nome stampato sulla copertina di un libro, e questa moda ha contagiato anche i due mostri sacri per eccellenza del mondo delle scarpe, Jimmy Choo e Christian Louboutin.
I libri in questioni ripercorrono le tappe fondamentali della fortunata carriera dei due shoe designers, attraverso i modelli iconici che hanno reso famosi i loro marchi, ma anche attraverso personaggi più o meno noti che ne hanno fatto propaganda.
Se Jimmy Choo aveva appena festeggiato il 15° compleanno della sua azienda dando vita a una capsule collection che presentava i quindici modelli iconici, rivisitati e reinventati, che hanno fatto la storia del brand, e aveva poi celebrato il tutto scomodando una fotografa del calibro di Nan Goldin per realizzare una adv degna delle scarpe che pubblicizzava, non è bastato. L’ego, a volte, ha misure sconfinate, per questo il designer di origini malesi ha voluto ribadire il concetto pubblicando un libro dal titolo Jimmy Choo XV, scritto da Colin McDowell con un’introduzione di Tamara Mellon fondatrice e responsabile creativo di Jimmy Choo. Nel libro ci mostra una carrellata dei suoi modelli iconici, fotografati da Mario Testino e Terry Richardson, ma anche schizzi e disegni, il dietro le quinte della produzione e i volti famosi che hanno indossato un paio di Jinny Choo, da Sarah Jessica Parker, a Keira Knightley a Hilary Swank.
Dal canto suo, Christian Louboutin risponde con un libro che prende il suo nome e suddiviso in sei capitoli, ognuno dedicato a un aspetto della sua vita o del suo lavoro: un’autobiografia, le collaborazioni del brand con prestigiose case di moda (come per esempio Chanel e Yves Saint-Laurent), le illustrazioni provenienti dagli archivi storici e ancora le immagini dei modelli più famosi e le celebrità che le hanno indossate (tra cui Blake Lively, Madonna e Dita Von Teese.
Commenti (1)