Nell’olimpo delle scarpe più desiderate dalle donne figurano sicuramente delle Louboutin, delle Manolo Blahnik e certamente anche delle Jimmy Choo. Si perché, sia che si tratti di fashioniste che provano un amore smodato per le scarpe, sia che si tratti di chi ha imparato a conoscerle perché erano tra le preferite di Carrie in Sex and the City, ormai tutte sappiamo che jimmy Choo è sinonimo di glamour e stile venduto a peso d’oro. E dire che Jimmy Choo, lo stilista malaysiano che ha prestato il nome alle sue creazioni, ha creato il suo primo paio di scarpe a 11 anni completamente inconsapevole di ciò che il futuro gli avrebbe riservato.
Grazie a Vogue, che nel 1988 ha dedicato un servizio di otto pagine alle sue calzature, Jimmy Choo diventa uno dei shoe designers più popolari al mondo e, insieme a Tamara Mellon, editrice di Vogue, fonda la Jimmy Choo Ltd, la società che, ancora oggi, gestisce l’enorme giro d’affari che sta dietro a questi veri e propri oggetti di design. E proprio in occasione del quindicesimo anno di attività della società, Tamara Mellon e socio hanno pensato bene di festeggiare con una capsule collection tutta particolare, Icons.
Quindici modelli di scarpe (il numero non è un caso), quindici modelli che hanno fatto la storia creativa della società, quindici modelli che sono diventati delle it-shoes e sono rimasti nell’immaginario collettivo come delle vere e proprie icone, che vengono reinterpretati per l’occasione e riportati in auge. A questo va aggiunto una campagna pubblicitaria d’autore curata dalla fotografa d’arte Nan Goldin che potremo ammirare a partire da novembre.
Insieme al lancio della collezione, verrà annunciata anche la nascita della Fondazione Jimmy Choo, un istituto di beneficenza presieduto da Tamara Mellon, che vuole sostenere le donne e la loro emancipazione. Alla fondazione andrà il 10% del ricavato delle vendite di Icons. Se da sempre siete intenzionate ad acquistare un oggetto d’arte firmato Jimmy Choo quale miglior momento del presente?
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