La maglia nera di Steve Jobs, quando lo stile non teme confronti

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La maggior parte di noi lo ricorda, per chi ci ha fatto caso, sempre con una maglia nera e un paio di jeans. Di certo una persona che, durante la sua intensa vita, poteva permettersi qualsiasi tipo di abbigliamento, sfoggiarne uno nuovo in ogni occasione e poi riporlo nell’armadio per sempre, osare qualsivoglia accostamento e probabilmente lanciare una moda. Eppure non l’ha fatto. Un jeans e una maglietta. Forse tutti riconosceranno tra decine la maglia di Steve Jobs. si tratta di una St. Croix nera da 190 $, certo non economica, ma la solita e fedele compagna di keynote, presentazioni e interviste.

Paladino dell’informale, da anni il suo look in pubblico era costante e inalterato. Una personalità importante che non aveva certo bisogno del consenso di stilisti, o di particolari fronzoli: lui non aveva nulla da dimostrare a nessuno. Aveva conquistato il mondo della tecnologia e fondato la Apple negli anni ’70, insieme al suo amico Steve Wozniak. Al giorno d’oggi forse risulterebbe difficile pensare che questi due genii della tecnologia assemblarono i loro primi Mac senza disporre né di una fabbrica né dei soldi necessari per impiantarla, ma solo ed esclusivamente con le loro mani.

I ragazzi usarono qualsiasi mezzo per poter acquistare i pezzi necessari il cui prezzo iniziava a salire oltre le loro possibilità (decisero quindi di vendere la calcolatrice scientifica HP di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs) e “sequestrarono” il garage alla famiglia di Jobs, che divenne quindi la prima “fabbrica” Apple. Il resto è conosciuto dai più. In un’epoca in cui tutti siamo costretti a dover dimostrare, in cui l’apparenza conta spesso e purtroppo più della sostanza. In un’era in cui ci qualcuno si dispera se non  riesce ad andare dal parrucchiere  o se non si hanno mille mila vestiti nell’armadio, Steve Jobs ha voluto dire la sua in fatto di moda: una jeans e una maglietta nera.

 

 

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