Per celebrare i 90 anni di storia del marchio creato da Guccio Gucci, lo scorso 26 settembre è stato inaugurato a Firenze il Museo Gucci, con un esclusivo party di 250 ospiti.
Il meraviglioso museo è posto all’interno del Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria a Firenze ed è posizionato su tre piani livelli divisi in sale a tema ispirate ai motivi iconici e simbolici della maison.
Il museo è provvisto anche del caveau con l’archivio Gucci, composto da una interminabile collezione di capi di prét-à-porter, accessori, oggetti, documenti e foto, raccolti, catalogati e conservati per documentare la storia, l’estro e l’influenza culturale della maison Gucci.
Al piano terra è stato posizionato il Gucci Caffè, ma anche il Bookstore, il Gift Shop, l’Icon Store dove si possono acquistare iconiche New Jackie, la New Bamboo, la Stirrup e la Horsebit chain ma anche il mocassino con morsetto, ed il foulard Flora disegnato da Frida Giannini per il Museo Gucci.
Sempre sullo stesso piano è stata posizionata la grande sala Viaggio dedicata all’esposizione di bauli, valigie, accessori e articoli creati per il jet-set internazionale.
Al primo piano vi è il meraviglioso Mondo Flora (dedicato al celebre motivo disegnato nel 1966 dall’illustratore Vittorio Accornero su richiesta di Rodolfo Gucci, per la creazione di un foulard per la principessa Grace di Monaco), la sala Borsetteria (i modelli storici divenuti un cult, come quelli con la stampa Leonardo, il modello Bouvier e quello da caccia) e il Contemporary Art Space, mentre al secondo piano c’è la Logomania, spazio che ripercorre l’evoluzione del monogramma della doppia G.
Patrizio Di Marco l’Ad di Gucci ha detto:
Ringrazio il Comune per averci offerto il Salone dei Cinquecento. Non senza polemiche, ma quelle si sa sono indispensabili. E’ importante fare per la città e con la città. Il Museo vuole essere un’occasione per raccontare le nostre competenze ma aiuta anche Piazza della Signoria a essere più viva. Come azienda vogliamo far parte di un giacimento culturale cioè di quell’insieme di competenze artigianali che definiscono il made in italy e in questo caso il made in florence
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