Ultimamente abbiamo parlato spesso di nuovi, talentuosi, shoe designer che si sono fatti notare per la creazione di calzature dalle linee decisamente innovative.
Il marchio Aperlaï è stato fondato nel 2009 a Parigi da Alessandra Lanvin che ha dichiarato di trarre ispirazione dal cubismo di Picasso ed alle riduzioni geometriche di Malevich. Il risultato è una collezione di scarpe dalla linea semplice, geometrica e robusta e dal tacco alto ma solido. Una collezione in cui lo stile e l’originalità si fondono con la praticità del tacco vertiginoso che diventa sopportabile: questa ultima e fondamentale caratteristica è assicurata dalla collaborazione della Lanvin con i migliori ortopedici a proposito di questioni riguardanti suole, archi e altezze dei tacchi.
Così il confort è assicurato da plateaux interni ed esterni, solette e suole in cuoio e in gomma. Ma certo, non si punta solo sulla comodità e il tocco originale e di stile sta, tanto nei tronchetti quanto nelle décolletée, nell’intreccio di materiali e linee: così si ritrovano camoscio e fur, pelle e vernice, seta, nappa e finiture brillantinate. E ancora si mescolano rouches e pelliccia, stringhe e fiocchi, inserti di tessuto e dettagli metallici. Le tomaie, piene o intagliate sono caratterizzate da assimetrie e campiture bicolori.
Oltre alle correnti artistiche del secolo scorso, alla base dell’opera creatrice della designer è anche il suo vissuto ed i luoghi del mondo che ha conosciuto e di cui ha esperienza o che si caricano, per lei, di un significato particolare in quanto fonte di ispirazione o luogo di produzione.
Lo stesso nome del brand, Aperlaï, è ripreso da quello dell’antica città turca, in cui Alessandra trascorreva le sue vacanze, durante l’infanzia. C’è poi Parigi, città capace di offrire suggestioni e materiali. Infine c’è Venezia con la sua tradizione artigiana, sede di esperti cui affidare la lavorazione delle scarpe.
Fonte: Grazia.it