Avevamo apprezzato insieme le genialità della scarpe scultura di Kobi Levi e trovato adorabile la sua scarpa/caffettiera. Potremmo oggi parlare delle scarpe senza tacco di Noritaka Tatheana.
Il giovanissimo shoe-designer giapponese, nato nel 1985, è stato uno dei primi ad aver ideato la scarpa dall’altissimo tacco…Invisibile. E’ interessante il fatto che lo stilista si sia formato da solo e che abbia trovato l’ispirazione ed iniziato a creare a soli 15 anni.
Alla base delle creazioni di Tatheana sono i lavori della Maison Martin Margiela e di Rei Kawakubo a proposito dei quali, lo stilista ha rivelato alla rivista Grazia.it:
“Hanno avuto un ruolo importante nella mia decisione di diventare un designer. E non solo per le loro creazioni, ma anche per quello che leggevo nelle interviste che rilasciavano: la loro fortissima convinzione mi emozionava”.
In secondo luogo,per le sue scarpe dalle linee del tutto inusuali, il designer ha attinto al repertorio delle antiche calzature, tutte inserite in un contesto storico ben preciso come gli zoccoli di legno platform giapponesi, le chopine veneziane o le scarpine fascianti cinesi.
Tutti queste tipologie di scarpe erano, come ricorda Tatheana, pezzi di design unici. Così a partire dalla tradizione, dopo aver scavato nel passato, si arriva a creare delle scarpe che sono proiettate assolutamente nel futuro. Si tratta di scarpe che modificano la silhouette femminile come farebbe un tacco, eppure il tacco non esiste.
Allo stesso modo Tatheana sostiene che la bellezza femminile che poi si irradia all’esterno, viene da una bellezza interiore, impalpabile, che ha sede nel cuore. E, insieme a quella bellezza esterna, sono le scarpe così glamour e accattivanti ad accompagnare queste donne leggere e sognanti nella loro vita, nel mondo esterno, dove sono anche in competizione tra loro e, come moderne Cenerentole, si battono a colpi di scarpe.
Ma nonostante tutte queste immagini e modelli entrati a far parte del so bagaglio, durante il suo processo creativo, lo stilista afferma di basarsi su parole chiave da cui tira fuori delle visioni piuttosto che su delle immagini.
Non resta che attendere la nuova collezione, attesa per il prossimo maggio, per “vedere le sue parole”.
Fonti: Grazia.it; noritakatatheana.com