L’idea è venuta ai due designer parigini Claire Naa e Arnaud Soulignac, dopo aver passato un’intera notte di inverno piegando e ripiegando fogli di carta. I due sono stati introdotti alla nobile arte degli origami dal loro amico giapponese Masayuki Muraki.
Se la creazione di origami, seconda la sua filosofia originale, rappresenta un percorso di ricerca spirituale, l’obiettivo di Claire e Arnaud era quello di apprendere tale arte in modo da creare una collezione di effimeri gioielli di carta e filo. Eppure per rendere giustizia alle meravigliose forme create, occorreva piuttosto eternarle in un materiale prezioso e che allo stesso stesso tempo potesse essere ridotto in lamine da ripiegare come fogli di carta. Si è pensato all’argento ed è nata la collezione Origami Jewellery.
Le forme tradotte nell’argento sono minuscoli e deliziosi animaletti come gru, cervi e coniglietti che sono stati appesi a gancetti e catenelle per farne orecchini e collane; mentre piccole cravatte e poligoni tridimensionali diventano gioielli da polsino e disegni di origami stilizzati vanno a decorare bracciali.
Se la materia scelta è l’argento massiccio, le creazioni vengono declinate in vari colori, placcando l’argento con l’oro o tingendolo di nero.
Se indubbiamente è originale l’idea di rendere più durature forme in orgine realizzate con la carta, potremmo chiederci perchè non sia stata utilizzato l’oro, la materia più adatta da scegliere per creare qualcosa che si voglia duri in eterno, senza ossidarsi mai.
Forse anche perchè in realtà il concetto più profondo degli origami è quello del continuo divenire, del morire per poi rinascere in una nuova forma…Così lo stesso foglio di carta può essere riaperto e ripiegato decine di volte per creare forme sempre nuove.
D’altra parte è forse eccessivo addentrarsi in tali questioni in un leggero e frivolo pomeriggio d’estate: i gioielli in argento sono davvero carini e a breve saranno disponibili sul sito origamijewelley.com.
Fonte: Grazia.it