L’abito dello sposo, come evitare le cadute di stile

Il giorno del matrimonio é spesso incentrato sulla novella sposa: lei, splendida e raggiante e la protagonista indiscussa della cerimonia, si prepara mesi se non anni prima, mamme, sorelle, cognate e amiche si prodigano per accompagnarla ad acquistare abito, accessori, intimo, gioielli e quant’altro possa far risplendere di una radiosa luce la sposa il giorno delle sue nozze, una luce che però non vogliamo copra la figura del novello sposo, anch’egli ha il sacrosanto diritto di presentarsi bello come il sole. Vediamo cosa fare, come comportarsi, cosa evitare.

Se l’abito da sposa è importantissimo per ogni donna, non crediate che quello dello sposo lo sia di meno, infatti dopo aver minuziosamente osservato ogni dettaglio dello sposo, i nostri invitati più attenti (o più pettegoli?) non ancora sazi di critiche o elogi volgeranno la loro lingua a volte biforcuta anche verso la mise dell’ignaro sposo. Già, perchè cari maschietti non aspettatevi di farla franca, ce ne sono anche per voi. Troppo spesso si assistono a scivoloni e cadute di stile durante le nozze, soprattutto da parte di lui. Una regola che non tramonta mai: la semplicità vince sempre. Per lui quindi, a meno che non scelga un tight per un matrimonio importante, sono ammessi colori scuri come il grigio oppure il blu, bene anche il gessato anche se un po’ fuori moda. Assolutamente vietato il nero, non siete a un funerale, al contrario dimenticate i tessuti chiari.

La camicia deve essere rigorosamente bianca con gemelli e le scarpe classiche da cerimonia, non vogliamo pensare che qualcuno osi indossare i calzini bianchi, ma sembra che si siano verificati dei casi e quindi conviene ricordarlo. Per andare sul sicuro meglio un abito classico senza troppi fronzoli, evitando assolutamente luccichii e cose strane, anche se a voi maschietti non piace passare le ore a fare shopping vi consigliamo di provare e provare più abiti, magari, se riconoscete di non essere il massimo in fatto di gusto, facendovi accompagnare da una donna che ne sappia più di voi.