La stilista romana Giada Curti per la collezione autunno inverno 2011 2012 ha reso omaggio alla pittrice polacca Tamara De Lempicka.
Al termine della sfilata di ieri 10 luglio, dalla passerella sono uscite due scena spose “lesbo”, ispirate alla figura di Tamara e della sua compagna Rafaela. La sfilata è stato un modo per celebrare il Marriage equally act, consentito a New York lo scorso 25 giugno, che consente i matrimoni omosessuali nello Stato di NY.
La stilista, in una intervista ha reso noto che è la prima volta che escono in passerella due donne, due compagne di vita. La Curti ha così detto:
“La moda e’ donna, sempre. Non teme pregiudizi, ne’ puo’ essere vittima di allusioni equivoche. E’ portavoce di libera femminilità'”.
La prima sposa ha indossato un abito intero in satin di seta color avorio, maniche lunghe a guanto, e collo e coda contornate di pizzo chantilly ricamato. L’abito aveva un’apertura a V sulla schiena e sul capo una la modella portava una calotta anni ’30 di pizzo ricamato con lungo velo di tulle di seta. La compagna, ossia l’altra sposa ha indossato un completo nero taglio maschile, con giacca a doppio petto.
L’intera collezione, come detto nel paragrafo precedente prende ispirazione dalle opere della pittrice che sono in mostra presso il Museo del Vittoriano.
Per questa collezione Giada Curti plasma a suo piacere lo stile Art Deco’, rielaborando il satin, douchesse e organza nelle nuance del verde salvia, marrone cacao e viola. Per la sera, ha presentato venti abiti con sovrapposizioni di tulle ricamati aventi pizzi francesi, intarsi di crine e rouche.
Nella collezione il colore predominante è il nero, sia lucido che opaco, sapientemente impreziosito da ricami in swaroski e pietre dure.
La parlamentare del Pd Paola Concia, invitata con la sua compagna, Ricarda Trautman, dalla stilista Giada Curti parlando della sfilata ha detto:
La moda registra i cambiamenti della società più della politica, che li dovrebbe governare. Il Palazzo e’ chiuso a certi argomenti. All’estero sono piu’ coraggiosi. Da noi fa scandalo la pubblicità di Ikea. Giada Curti e’ molto coraggiosa. Trovo che sia positivo che la moda condivida le nostre battaglie. Dimostra che il nostro paese e’ prontissimo ai cambiamenti. Mentre il Palazzo e’ chiuso
fonte Agi