Benetton al MoMu di Anversa per la mostra “Knitwear in Fashion”

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 Il MoMu, il prestigioso Museo della Moda di Anversa, in Belgio, ha scelto la maglieria Benetton tra i grandi interpreti della mostra Unravel: Knitwear in Fashion, aperta dal 16 marzo al 14 agosto 2011.

Protagonista nella storia, nella moda, nello stile e nella comunicazione di Benetton da oltre 40 anni, la maglieria è rappresentata all’interno della mostra da un’installazione con un mix di capi e accessori di lana coloratissima realizzati in occasione della prima sfilata Benetton a Parigi al Centre Pompidou per celebrare i suoi 40 anni.

Accanto a designer internazionali come Vivienne Westwood e Sonia Rykiel, a pezzi storici di Schiapparelli o Chanel e ad espressioni dell’avanguardia sulla scena della moda internazionale come Sandra Backlunde e la Maison Martin Margela, Benetton testimonia il successo mondiale del maglione democratico, colorato, che sa rinnovarsi nella tradizione.

La tradizionale enfasi Benetton sulla lana, sul colore e sulla qualità della confezione è qui re-immaginata con nuova vita. C’è una particolare attenzione sul movimento e sulla trama di fili intrecciati che trasmettono esuberanza e armonia; sull’uso ottimistico di colori puri che sollevano lo spirito. L’effetto è la proiezione di una fede idealistica nell’internazionalità e nella possibilità della moda come arte.

“Forme e colori evocano tradizioni premoderne dal Giappone alla Scandinavia; rossi, verdi e turchesi vibranti sono sottolineati nella loro giusta collocazione con sfumature neutre. Le possibilità della lana- che si allarga, prende forma e ti avvolge nella sua morbidezza- sono esplorate in libertà, e sviluppate in dettagli avventurosi. Le forme sono esagerate per abbracciare il corpo e mascherarlo, creando ombre impercettibili”.

Nello spazio Benetton della mostra la storia del gruppo è raccontata da un video che condensa in pochi secondi, oltre 40 anni di innovazioni e successi, intrecciandoli con le campagne di comunicazione d’avanguardia entrate a pieno titolo nel dibattito culturale internazionale, anticipando il futuro della pubblicità.

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